Quei cinque tunisini portati da Scoglio al Genoa

Quando Franco Scoglio nel marzo 2001 accorse al capezzale del Genoa, allora nei bassifondi della Serie B, rinunciò al sogno di partecipare ai Mondiali del 2002 con la Tunisia, della quale era commissario tecnico. In tre anni il Professore fece un ottimo lavoro, accorgendosi di come nel paese nordafricano ci fossero calciatori di qualità, sebbene […]


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Quando Franco Scoglio nel marzo 2001 accorse al capezzale del Genoa, allora nei bassifondi della Serie B, rinunciò al sogno di partecipare ai Mondiali del 2002 con la Tunisia, della quale era commissario tecnico.

In tre anni il Professore fece un ottimo lavoro, accorgendosi di come nel paese nordafricano ci fossero calciatori di qualità, sebbene nessuno in Italia avesse messo piede.

Condotto il Genoa alla salvezza, per la stagione 2001/02 Scoglio decide di fare razzia: porta con sé il portiere Chokri El Ouaer, il difensore Khaled Badra e i centrocampisti Imed Mhadhebi, Raouf Bouzaiene e Hassem Gabsi. Tutti e cinque furono descritti da Scoglio come dei fenomeni.

El Ouaer, portiere messosi in luce agli occhi fuori dai confini grazie ai Mondiali del 1998, fu definito dal tecnico di Lipari come uno dei migliori portieri al mondo. Questo nonostante all’età di 35 anni il buon Chokri non era mai fatto esperienze al di fuori della Tunisia. Bandiera dell’Esperance, Scoglio ne apprezza anche le doti carismatiche. E la partenza con i Grifoni è buona: una bella vittoria contro la Salernitana, con rete inviolata, e soprattutto il derby vinto da protagonista contro la Sampdoria. Sarà solo un’illusione, visto che le successive prestazioni mostrano un portiere vulnerabile e protagonita di errori che costano ai rossoblù la sconfitta. Memorabile la partita contro il Vicenza, dove subisce 2 reti in 3 minuti. Il Professore lo difende, fino a quando si arrende anche lui e quando rassegnerà le dimissioni, El Ouaer farà le valigie e se ne tornerà in Tunisia: totale, 5 presenze e 5 reti subite. Appesi i guantoni al chiodo El Ouaer si è dato alla politica, diventando deputato.

Khaled Badra per Franco Scoglio era il “leader silenzioso”. Ma non solo: classe, tecnica, talento. questa la descrizione del tecnico, che vede in lui una specie di Franco Baresi in versione nordafricana. E lo stesso Badra ammette di avere nella bandiera del Milan il modelllo. Difensore centrale dal fisico massiccio, Badra arriva 28enne sotto la Lanterna dopo una prima esperienza fuori casa, precisamente in Turchia, al Denizlispor. In Tunisia ha la fama di difensore-goleador, abile a irrompere nell’area avversaria e a farsi valere nel gioco aereo. Cosa che fa anche col Genoa, senza però mai trovare la via della rete. Cosa che fanno gli attaccanti avversari. Per lui 16 presenze e tanti saluti non appena il pigmalione Scoglio lascia la panchina. Continua la sua carriera tra Tunisia ed Arabia Saudita, riuscendo a giocare i Mondiali del 2002.

Imed Mhadebi è per Franco Scoglio una specie di Jean Tigana, è l’unico che riesce in qualche modo a adattarsi al calcio italiano. Resiste due stagioni (si toglie la soddisfazione di segnare 4 reti) ma lo fa in uno dei peggiori Genoa della storia. Il Grifone nel 2003 retrocederà in Serie C1 (salvo poi venire ripescato) e Mhadebi tornerà anch’egli in Tunisia, per poi ritentare, fallendo, un’altra avventura in Europa: due anni al Nantes, raccogliendo le briciole.

Raouf Bouzaiene arriva al Genoa trentenne, è il giocatore di maggior esperienza europea, visto che per otto anni ha giocato in Francia. Scoglio ne apprezza la versatilità a centrocampo e il giocatore tutto sommato fa il suo compitino, ma niente più. Resta anche dopo l’addio di Scoglio, ma è tra i protagonisti anch’egli della retrocessione del 2003, che lo porterà a lasciare la squadra.

Infine, Hassem Gabsi. Il giocatore più talentuoso del quintetto. Il fantasista che dovrebbe accendere la luce a Marassi. Gli spunti, in verità, sono pochissimi. Parte bene, come del resto la squadra, poi si fa trascinare dalla crisi di risultati e scivola via via nella mediocrità. Gli viene data un’altra chance la stagione successiva, ma contribuisce solo parzialmente al disastro 2002-03 infortunandosi al tendine rotuleo che gli farà saltare la stagione. Il suo sogno era portare i rossoblù affrontare la Juventus, se ne va col Genoa destinato a lottare in C1. Meglio chiudere in Tunisia, come del resto hanno fatto tutti e quattro i compagni di ventura portati da Scoglio.

Gaetano Mocciaro per Tuttomercatoweb.com

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