“E se domani”. Come sillaba il titolo di una delle canzoni più famose scritte da Giorgio Calabrese, uno dei più grandi parolieri della musica d’autore italiana, inventore di successi strepitosi, spentosi a Roma all’età di 86 anni. Tra i padri fondatori della scuola genovese, era stato lui a raccogliere le confidenze di un altro genoano doc, Frank Sinatra, seppellito con la cravatta rossoblù, durante un incontro avvenuto nel 1978 a Nashville. “Nel mio cuore ci sono anche Genova e il Genoa” aveva confermato ‘The Voice’, in onore delle origini della mamma, Natalina Garaventa, nativa di Lumarzo paese dell’entroterra ligure.
Dagli ultimi saluti, ai compleanni storici. Come quelli di un capitano come Marco Rossi e di ‘o Rey’ di Crocefieschi Roberto Pruzzo, nati lo stesso giorno (come un altro dei più grandi goleador rossoblù: Celeste Sardi), che oggi festeggiano e sono festeggiati dalla comunità genoana. Calciatori che hanno scritto pagine lunghissime, come Marco,o più brevi, come Roberto, nella storia del club di calcio più antico in Italia, smuovendo passioni forti, spinte da una galoppata in più sulla fascia, o da stacchi imperiosi per spizzicare in rete il pallone.
Una giornata in cui impazzano anche gli scherzi legati al primo aprile. La data per antonomasia in cui circolano notizie che non stanno in piedi o zoppicano dalla nascita, ma magari hanno la forza di strappare un sorriso. In forum, blog e siti, nel mondo digitale, anche il Genoa non è immune dall’esposizione. Qualche ora e tutto passerà nel dimenticatoio, scandendo l’attesa per la importante sfida tra il Grifone e il Frosinone, che segna il ritorno al Ferraris dopo la sosta pasquale.
