QUI PEGLI: riecco Rincón. Grifus, il quarto occhio di Jurić

Torna a casa base il Generale dopo gli impegni con la Nazionale del Venezuela

Allenamento rossoblù (Pianetagenoa1893.net)

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Da oggi Jurić ha un occhio in più. Nessun miracolo, nessun prodigio sulla via di Pegli. Semplicemente la tecnologia che entra di prepotenza al centro sportivo Pio-Signorini. Dopo la telecamera voluta dal tecnico croato sul lato opposto degli spalti, oggi è stato inaugurato il volo del drone rossoblù (Grifus, per gli amici). Un occhio in più che riprende ogni istante della seduta d’allenamento, anche quando i calciatori si dissetano.

Riecco Rincón! Il Generale ha smaltito il fuso orario – e anche la rabbia – a suon di giri di campo. Con la Vinotinto ha sfiorato l’impresa di battere l’Argentina, risultato che sarebbe servito a tornare in corsa per il Mondiale 2018. Invece il Venezuela resta ultimo nel girone sudamericano al giro di boa. Domani rientrerà in gruppo, così come Laxalt.

Oltre trenta gradi di temperatura hanno cotto per bene i tifosi presenti al Pio, un leggero vento da ponente allietava il torrido cemento dei gradoni. In campo il moto perpetuo Jurić non mollava per un attimo la presa sui ragazzi (che hanno accolto i baby Martin e Matarese). Intensità, pressione, ritmi alti, concentrazione. Tutte parole del Vangelo croato.

Biraschi, ragazzo del ’94 presentato in giornata, è stato provato più volte come difensore centrale in una linea a tre. Il romano ha risposto bene alle prime esercitazioni con la maglia del Genoa. In una di queste, la retroguardia faceva blocco basso senza andare ad aggredire alto gli avversari come di consueto: praticamente passivi dietro una linea di conetti bianchi fino al momento di sbrogliare la matassa delle situazioni di uno contro uno. Idem quando il portiere rimetteva in gioco, trovare la giusta palla in uscita per ribaltare l’inerzia del pressing.

E infine una sfida a quattro sulle punizioni dai venti metri: Ninković contro Veloso contro Ntcham contro Ocampos. Chi ha vinto? L’argentino, che ha anche strappato degli applausi dal resto del gruppo assiepato dietro la porta.

A tre giorni dalla partita con la Fiorentina, mister Jurić sta architettando lo stratagemma per arginare lo stile mellifluo della squadra di Sousa. Ancora troppo presto per le rivelazioni. Squadra di palleggiatori, tecnica e velocità; collettivo che difende con un modulo e propone la fase positiva con un altro. C’è chi sostiene che nel calcio siano le mezze posizioni a fare la differenza. Indubbiamente la Viola ne è il manifesto.

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