Con la rete della vittoria a Cagliari, è l’uomo copertina di questa settimana in casa Genoa. Parliamo di Ruben Oliveira, detto “El Pojo” anche se come ha confessato in alcune occasioni non ama molto questo sopranome. «Tutto quello che di buono ho realizzato – comincia l’uruguaiano rossoblù – in questa stagione è merito della forza del gruppo che si è formato in questa stagione». Quattro reti sono il suo bottino migliore in una stagione, effettuato con la casacca bianconera della Juventus, ma come ha spiegato lui stesso «spero quest’anno di potermi migliorare. A Cagliari giocando vedendo la porta frontalmente sono stato molto più pericoloso, non solo perché avevo vicino Milito e due esterni d’attacco, ma anche perché mi trovo meglio quando devo puntare la porta, rispetto a giocare prima punta». In questo campionato, una volta arrivato Diego Milito, non ha giocato quasi mai titolare e nonostante questo El Pojo spiega: «Milito ha dimostrato di meritare il posto da titolare. Chiaro che per quello che mi riguarda vorrei sempre giocare dal primo minuto e spero di approfittare delle chance che il mister mi darà in questo finale». La Champions League, ormai non è più una parola tabù, ed allora Oliveira conferma: «Noi ci crediamo e ci proveremo fino alla fine. La nostra fame di arrivare in alto per raggiungere un traguardo storico, potrebbe essere l’arma in più. Comunque sappiamo che sarà dura perché Roma e Fiorentina non molleranno». Adesso che sta per arrivare la Primavera ed il primo caldo, l’ex attaccante bianconero confessa: «Come stiamo preparando la gara con l’Udinese? Stiamo eseguendo un lavoro atletico specifico perché arriva il caldo e sono convinto che se la nostra condizione fisica sarà la stessa, potremmo fare bene». Due reti e sei punti. Un solo neo però. Non essere ancora riuscito a segnare una rete in casa durante il campionato. «Spero di riuscirci- chiude Oliveira – già dalla difficile gara con l’Udinese, anche se i tre punti che abbiamo conquistato a Cagliari sono stati davvero d’oro. Io a Genova mi trovo bene anche perché i nostri tifosi sono davvero fantastici».
Fulvio Banchero
