Juric-bis: “Genoa, progetto chiaro. Corradi risolve molti problemi”

Il tecnico rossoblù: "Il Ferraris è la norma arma in più per vincere"

Juric
Ivan Juric (Foto Genoa cfc)

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Nella seconda parte dell’intervista che Telenord ha effettuato a Ivan Juric, il tecnico del Genoa si è soffermato sul rapoporto con Alberto Corradi: “Cercavo una persona diversa dal classico allenatore in seconda. Risolve da solo i problemi perché i calciatori si confidano con lui e certe cose evita di dirmele. É cresciuto molto anche a livello di calcio, scelta azzeccata“.

Juric e il rapporto con il presidente Preziosi: “É un grande conoscitore di calcio. Con lui non avevo rapporto con il presidente, ho parlato poche volte. Adesso parliamo di calcio sempre dopo le partite, affrontiamo tutti gli argomenti. Sono felice che sia tornato allo stadio. Al Genoa dobbiamo condividere tutto, essere felici se le cose vanno bene, restare uniti se le cose vanno male. Per me è importante condividere il progetto, qui al Genoa è tutto chiaro per ora“.

Ivan non gioca più partitelle “forse perché il calcio per me era sempre una battaglia… Prima di andare a dormire leggo un libro e quando raramente ho tempo libero lo passo con mia moglie e i figli“.

La colazione in Villa Rostan? Controlliamo due pasti, devono fare una vita regolare per essere qui alle 8-8:30, funziona bene con gli stranieri così socializzano” spiega l’allenatore croato. “Il gruppo dei sudamericani è sempre molto unito anche dopo gli allenamenti, gli italiani invece hanno un pò perso questa cosa. Ninkovic? Sono arrabbiato con lui perché in sei mesi al Chievo non ha imparato una parola: un calciatore deve imparare a fare il primo passo. Gli parlo sempre in italiano, se non capisce gli parlo nella nostra lingua“.

Ultima battuta sull’Empoli: “Ci mancano molti giocatori in attacco. Ninkovic non può giocare tutta la partita perché è da dicembre che manca del ritmo partita. Sono fiducioso. Il Ferraris deve essere sempre positivo: per un calciatore il mugugno è devastante, fa più male dell’insulto. La sua spinta è decisiva per noi“.

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