Bocchetti è tornato a ringhiare

  L’abbraccio è di quelli simbolici. Che sintetizzano un rapporto, splendido e sincero. E’ il primo ad andargli incontro e a sussurrargli parole magiche all’orecchio. Il Ds Capozucca ha occhi solo per lui, una volta rientrato nello spogliatoio. Bocchetti incassa il buffetto poi si abbandona all’affetto degli altri: è stata la sua partita. Era stato […]


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L’abbraccio è di quelli simbolici. Che sintetizzano un rapporto, splendido e sincero. E’ il primo ad andargli incontro e a sussurrargli parole magiche all’orecchio. Il Ds Capozucca ha occhi solo per lui, una volta rientrato nello spogliatoio. Bocchetti incassa il buffetto poi si abbandona all’affetto degli altri: è stata la sua partita. Era stato punzecchiato in settimana e da combattente qual è ha risposto con i fatti alle critiche, evidentemente costruttive. Ha bussato con prepotenza alla porta dell’umiltà. Devastante l’approccio alla partita, concreto come mai in questa stagione, duellando ad armi pari con un amico fraterno. E ha fatto capire di voler fortemente riconquistarsi un posto al sole. Nel parcheggio di San Siro, si è lasciato scappare: “E non finisce qui”. Aspettiamo il nostro al varco: fede, promessa, sacrificio. Caro Sasà.

 

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