Il Genoa vanta la decima miglior difesa del girone di ritorno


Moretti e compagni hanno ottenuto un riscontro più positivo di Juventus, Fiorentina e Cagliari


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Sono lontani i tempi in cui la retroguardia rossoblù incassava gol a ripetizione. Nonostante sia ancora fresco l’incubo lungo novanta minuti relativo alla sfortunata gara casalinga contro il Bologna, i rossoblù hanno decisamente colmato le lacune che si erano evidenziate nel girone d’andata.

Nel complesso il Genoa resta la squadra che ha subito più gol dopo il Siena ma, restringendo il campo al girone di ritorno, si evidenziano notevoli progressi. Con dieci gol al passivo, infatti, quella del Grifone è la decima miglior retroguardia, al pari del lanciatissimo Palermo. In questa particolare graduatoria, i rossoblù precedono Parma, Juventus, Cagliari e Siena (11), Lazio (12), Livorno (13), Udinese e Fiorentina (14) e Bari (16).

Invidiabile l’andamento dei sorprendenti Chievo e Catania che, assieme a Roma ed Inter, hanno incassato reti in appena cinque circostanze.

Un altro dato evidenzia la bontà del lavoro compiuto da mister Gasperini relativamente alla fase difensiva. Il Genoa, infatti, è riuscito a portare a termine ben cinque delle otto partite disputate finora nel girone di ritorno senza subire gol.

Sotto questo aspetto, è bastato metà girone di ritorno per migliorare il rendimento dell’intero girone d’andata, quando la squadra solo quattro volte ( contro Atalanta, Palermo, Sampdoria e Catania) riuscì ad arrivare al triplice fischio senza reti al passivo.

Nel ritorno, ogni volta che il Genoa ha subito un gol ha poi perso la partita. Amelia è stato trafitto in ben tre occasioni contro Roma e Juventus ed ha dovuto raccogliere addirittura quattro palloni in fondo al sacco nell’infausto incontro casalingo contro il Bologna.

Almeno la metà di queste marcature si deve ad errori individuali o ad abbagli arbitrali.

Una cosa è certa: fragilità ed incertezza sono termini che non sono più adatti a descrivere una retroguardia come quella rossoblù, che cresce a vista d’occhio grazie agli aggiustamenti tattici del mister e alle prove sempre più confortanti dei vari Dainelli, Sokratis, Bocchetti e Moretti.

Claudio Baffico

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