Un difensore determinato ma corretto. Forse anche per questo Leonardo Bonucci è rientrato nei 30 giocatori convocati dal ct Lippi per la prima selezione azzurra. Pensate un po’, nelle ultime 18 gare non è mai stato ammonito riuscendo così a mantenere inalterata la sua diffida. “Un bel risultato – dice – a volte ho fatto entrate a limite della regolarità e temevo la squalifica. Non è stato così”.
Per arrivare in Sud Africa, Bonucci deve superare ancora due step. “Speriamo di superarli – continua – molto dipenderà da questo primo dove siamo in 30. Poi vedremo. I centrali di ruolo siamo io e Bocchetti, le possibilità sono aumentate”.
Dopo aver letto le convocazioni, il suo primo pensiero l’ha rivolto al Bari: “La società, il ds e Ventura hanno creduto in me e di questo li ringrazio. Di questi tempi l’anno scorso giocavo per non retrocedere in C. Un bel cambiamento”.
Dentro Bonucci fuori Legrottaglie. “E’ una sorpresa per tutti perchè è una persone di spessore sotto il profilo umano e professionale”. Il mio futuro? “Sono a metà tra Bari e Genoa. Per parlarne c’è tempo e non ho mai fatto programmi. Vivo alla giornata e quindi per il momento mi concentro su questa ultima gara con la Fiorentina e poi sula Nazionale”.