BOCCHETTI: «La cosa che mi preme di più è che la gente si avvicini a noi»

“Bocchetti al Mondiale” gridano a Secondigliano, la casa di Sasà. Ci si accoda naturalmente allo slogan, ma siamo di parte. Il nostro però ha le capacità per farcela da solo, senza proclami di sorta. Lo si intuisce quando affronta la stampa, nel consueto contatto giornaliero tra i rappresentanti dei media e i tesserati azzurri, nel […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

“Bocchetti al Mondiale” gridano a Secondigliano, la casa di Sasà. Ci si accoda naturalmente allo slogan, ma siamo di parte. Il nostro però ha le capacità per farcela da solo, senza proclami di sorta. Lo si intuisce quando affronta la stampa, nel consueto contatto giornaliero tra i rappresentanti dei media e i tesserati azzurri, nel ritiro in altura di Sestriere: “I segnali sono incoraggianti – spiega Sasà – la speranza di rimanere tra i 23 ce l’ho e mi fa piacere che Lippi punti anche sui giovani. Sono qui per imparare da tutti ed in particolare da Cannavaro, sono io stesso che spesso vado a chiedere suggerimenti ai miei compagni. Ma la cosa che mi preme maggiormente è che la gente si avvicini di più a noi”. Sorridente, non certo una novità per un ragazzo che fa della solarità la sua forza, è pronto a pagare delle cena in caso di imbarco sull’aereo per il Sudafrica. Noi lo speriamo, per lui e per i nostri palati.

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.