Correva l'anno 1949: partita vinta col Livorno, ma il “Ferraris” fu squalificato

Inizia oggi una nuova prestigiosa collaborazione per Pianetagenoa1893.net. Il professor Stefano Massa, membro del Comitato Ricerche e Storia del Museo della Storia del Genoa, redigerà ogni settimana un articolo su episodi storici particolari riguardanti la successiva gara del Genoa in campionato. Ecco il suo primo lavoro su Genoa-Livorno. Domenica 16 gennaio 1949 il Genoa ospitò al […]


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Inizia oggi una nuova prestigiosa collaborazione per Pianetagenoa1893.net. Il professor Stefano Massa, membro del Comitato Ricerche e Storia del Museo della Storia del Genoa, redigerà ogni settimana un articolo su episodi storici particolari riguardanti la successiva gara del Genoa in campionato. Ecco il suo primo lavoro su Genoa-Livorno.

Domenica 16 gennaio 1949 il Genoa ospitò al “Luigi Ferraris” il Livorno, su cui ebbe la meglio in un burrascoso incontro per 3-2. La tentata invasione in quella gara di tifosi rossoblù per… partecipare al parapiglia – in particolare tra il viceallenatore del Genoa Filippo Pascucci e il mediano labronico Angelo Torriglia – scatenatosi in campo dopo la rete del definitivo 3-2 ad otto minuti dalla fine, portò alla squalifica del campo per una giornata, fatto unico nella storia del sodalizio rossoblù e decisamente inconsueto per una squadra vincitrice di una partita. Il turno di squalifica venne scontato a La Spezia, che accolse con simpatia i tifosi provenienti da Genova, il 30 gennaio, quando all’“Alberto Picco” il Genoa e il Bologna conclusero la gara a reti inviolate. L’incontro fu segnato fin dalle battute iniziali dal gioco molto duro degli ospiti e, dopo che nel corso del 1° tempo le due squadre erano andate a segno (per il Genoa all’11’ l’austriaco Engelbert König jr. con una girata volante nell’angolo basso alla destra di Renato Bertocchi su cross di Silvano Trevisani IV, sfuggito alla guardia di Mauro Tuccini; per il Livorno al 28’ Carlo Stradella con un colpo di testa su cross di Teresio Piana, che aveva dribblato Alido Grisanti e Fosco «Palla di gomma» Becattini I sr.), si era verificato un fattaccio al 33’, quando la mezzala argentina del Genoa Juán Carlos «Verde» Verdeal, lanciatasi in profondità, aveva rallentato la corsa per non scontrarsi con il portiere Bertocchi, gettatosi tra i suoi piedi, il quale, sentendosi toccato, aveva, però, reagito con un pugno, sanzionato dall’arbitro Eriprando Poggipollini di Ferrara con l’espulsione. Al 44’ del 1° tempo ancora König, sfruttando una triangolazione tra Silvio Formentin e Trevisani IV, si era presentato tutto solo davanti all’occasionale portiere Leo Picchi e l’aveva battuto con un forte tiro. Al 5’ della ripresa gli amaranto avevano pareggiato con Ilvo Bozzi, sul cui corpo era carambolato un pallone crossato dal compagno Igino Balestra e sfuggito alla presa del portiere genoano Dante Piani. Al 37’ il Genoa si riportò per la terza volta in vantaggio al termine di un’azione in profondità iniziata da König, proseguita da Verdeal e finalizzata da Trevisani IV con un gran tiro sotto la traversa. Negli ultimi minuti dell’incontro il Genoa legittimò ulteriormente il proprio successo, cogliendo due pali, uno con Formentin e l’altro con Riccardo Dalla Torre, e una traversa con Trevisani IV. Dopo quella XXI giornata di campionato il Genoa si trovava con i suoi 29 punti al secondo posto, a una lunghezza di distanza dal Torino, che aveva giocato solamente 20 incontri e che undici giorni dopo avrebbe incrementato il proprio vantaggio, imponendosi per 2-1 in casa sulla Sampdoria nell’incontro di recupero.

Stefano Massa

(membro del Comitato Ricerche e Storia del Museo della Storia del Genoa)

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