Gasperini si prende la rivincita: “Prestazione ancora più importante del risultato”

“Contano i punti, la prestazione e lo stadio caldo e soddisfatto. Rivincite personali a parte.” Esordisce così Gian Piero Gasperini nella conferenza stampa dopo il successo interno del Genoa sull’Inter di Walter Mazzarri. “Quella di oggi era una partita difficile contro una squadra forte. In più noi siamo arrivati qui in emergenza, con alcune assenze importanti. […]


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“Contano i punti, la prestazione e lo stadio caldo e soddisfatto. Rivincite personali a parte.” Esordisce così Gian Piero Gasperini nella conferenza stampa dopo il successo interno del Genoa sull’Inter di Walter Mazzarri. “Quella di oggi era una partita difficile contro una squadra forte. In più noi siamo arrivati qui in emergenza, con alcune assenze importanti. Abbiamo rischiato, senza però rinunciare a vincere. Il risultato ci ha premiato: sono contento per questo, ma ancora di più per la prova dei ragazzi, specie dei più giovani.”

“Cosa cambia dal Ferraris alla trasferta? Semplice – continua Gasperini – quando vai a giocare a Roma o a Firenza è chiaro che fai fatica. Non è che non vuoi giocare, non puoi. Alcune squadre sono fuori categoria. Noi lavoriamo per accorciare il divario. A volte vinci, altre soccombi. Non è questione di essere dottor Jeckill o mister Hide: a Roma e a Torino abbiamo preso delle scoppole che però ci hanno aiutato a rimetterci in carreggiata. Come oggi.”

Il tecnico del Genoa ha poi proseguito spendendo alcune parole sulle precarie condizioni del campo. “Difficile dire se ci ha aiutato. Abbiamo concesso centimetri e chili all’Inter: non eravamo certo avvantaggiati da questa situazione. Fetfatzidis ha fatto comunque bene, anche se non era il suo terreno ideale. Si gioca con sole e pioggia durante l’arco del campionato, non ci sono scuse. Noi abbiamo fatto il meglio per ottenere questo risultato e ce lo teniamo stretto”.

Inevitabili le domande riguardo al passato più nero che azzurro di Gasperini: “Non so se l’esperienza all’Inter mi ha frenato la carriera. Sono stati cinquanta giorni difficili. Mi è dispiaciuto il modo in cui è avvenuto il tutto. Il veleno, poi, l’ho subito io, non altri. Ciò che è successo in seguito al mio esonero è stato scorretto nei miei confronti.”

Tornando al calcio giocato, il Genoa messo in campo da Gasperini è valso la prima vittoria del Grifone contro il club nerazzurro dal ritorno in A. “La mia storia al Genoa è data da una credibilità che ho acquisito negli anni sul campo, con il benestare di questa piazza. All’Inter in quel momento ero considerato un eretico. Ma non ho mai pensato di essere un incapace anche perché la mia storia arrivava da molto lontano: non sono arrivato a Milano dal nulla. L’aspetto più bello di oggi è quello di aver vinto con il Genoa contro un avversario che non si sconfiggeva dal 1994. 22 punti in 14 partite sono numeri importanti: ora dobbiamo costruire qualcosa per questa squadra.”

Oggi si è assistito ad una partita bella, aperta – continua Gasperini – Sia Genoa che Inter hanno interpretato correttamente l’incontro, collezionando importanti occasioni da gol. Ancora più del risultato mi soddisfa la risposta che ho avuto dai più giovani. E’ con loro che dovremo costruire un impianto solido, per soffrire meno rispetto agli ultimi anni. De Maio è stato bravissimo. Così come Marchese. E Bertolacci, Antonini, Gilardino, Sturaro quasi alla prima da titolare. Perin è stato strepitoso. Potrei continuare per tutti…”

Ma Gasperini vuole tenere i piedi per terra. “Non esaltiamoci troppo: l’obiettivo è quello di formare una squadra sempre migliore. Con Preziosi poi è come scrivere una lettera a Babbo Natale, ad ogni finestra di mercato. Oggi ad esempio non avevamo più difensori da schierare per respingere l’assedio finale dell’Inter.” Una richiesta tra le righe? Forse. Nel frattempo, le voci di mercato danno Motta in dirittura d’arrivo.

Daniele Zanardi

 

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