La lavagna tattica: gli errori del Genoa in fase difensiva col Chievo

L'analisi della sconfitta di domenica scorsa


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[tps_title]Un calcio alla paura durato troppo poco[/tps_title]

Come si può spiegare l’involuzione del Genoa? Impossibile, come sottolineato dallo stesso Juric, perché nel primo tempo si è ammirato un Grifone d’attacco, volenteroso, concentrato, veloce. Sembrava non essere mai andato via Juric per come la squadra si stava disimpegnando. Un 3-4-3 offensivo al di la del modulo. Basta pensare al centrocampo: Lazovic e Laxalt sulle fasce, Rigoni e Veloso al centro. In avanti Palladino-Simeone-Pandev: le intenzioni di Juric sono apparse subito chiare: vincere ad ogni costo. Non a caso la rete del momentaneo vantaggio rossoblù è stata imbastita alla maniera di Juric: inserimento dell’esterno (Laxalt nel caso specifico) con palla scaricata all’indietro per favore l’inserimento dell’esterno d’attacco (Pandev).

Raffaele 1

Nell’immagine in alto, è stato messo in evidenza lo sviluppo dell’azione che porterà al gol del momentaneo vantaggio: Palladino si allarga sulla fascia per creare lo spazio per l’inserimento di Laxalt. L’esterno uruguaiano attacca la profondità servito sulla corsa, mentre Pandev, muovendosi da seconda punta, riesce a trovare lo spazio giusto da attaccare, fluttuando tra le linee di difesa e centrocampo del Chievo.

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