[tps_title]Chilometri macinati e compattezza: difficile sfondare per la Roma[/tps_title]
Correre, correre e ancora correre. Il Genoa contro la Roma ha corso tanto e bene, perché quando la qualità dell’avversario è incontestabilmente superiore, bisogna correre con costrutto per sopperire alle proprie lacune tecniche. Il Genoa dal punto di vista fisico ha espresso una delle migliori prestazioni stagionali, a testimoniarlo sono i dati della Lega di Serie A.
Ben 112 i chilometri totali percorsi dal Grifone, la cui metà fatti letteralmente di corsa (run) , un dato che indicata l’ottimo stato fisico della formazione di Ballardini. Una corsa, come si diceva, ponderata, ma che ha portato sia le punte che gli esterni genoani a coprire una distanza enorme nel tentativo di ribaltare il fronte offensivo. Su questo aspetto si è soffermato anche Ballardini nel post partita, perché la sua idea di calcio è improntata sull’attacco, o almeno sull’essere pericolosi, ma al momento il Genoa non riesce ad essere costante in ambo le fasi di gioco. Proprio contro la Roma la squadra si è schiacciata fin troppo nella propria metà campo, parte del merito va sicuramente agli avversari, pericolosi anche in inferiorità numerica, ma come detto da Ballardini: “Questo Genoa può fare di più in fase offensiva”.
Baricentro basso e squadra compatta, così il Genoa ha interpretato la sfida di “Marassi”, ma di conseguenza per ribaltare il fronte offensivo gli avanti rossoblù sono stati costretti a coprire una fetta di campo molto ampia, normale in questo modo essere poco brillanti sia nell’ultimo passaggio che nella finalizzazione.
