“Il Genoa è rimasto nel mio cuore”. Rodrigue Boisfer, ex giocatore del Genoa ora al Gubbio in Lega Pro, in una lunga intervista a Calciomio.fr ha parlato dei suoi 6 anni in maglia rossoblù e di altre sue esperienze. E’ da ben 16 anni in Italia: “Mi sono sposato con un’italiana, ho due bambini, la mia casa è a Genova, mi sono stabilito in Italia”. Aggiunge però: “Mi piacerebbe rientrare in Francia, per esempio a Mentone, una città che amo molto. Amo anche la Costa Azzurra, visto che lì ho trascorso la mia gioventù”. Boisfer era arrivato al Grifone nel 1998, aveva appena 18 anni e debuttò nel campionato cadetto. “Quando sono arrivato racconta – c’erano 35 giocatori! Così l’allenatore mi ha detto di aspettare almeno gennaio prima di poter giocare. Mi sono allenato con la prima squadra e ho giocato con la Primavera. Il mio debutto è avvenuto nel marzo 1999 a Pescara: c’era Gigi Cagni che aveva sostituito Bepi Pillon. Mi ha dato una grande emozione, anche se perdemmo”.
Nei suoi sei anni al Genoa, il centrocampista ha visto 13 allenatori e 4 presidenti: “Ero in un periodo non molto facile. Così mi sono imbattuto in allenatori che mi ha fatto giocare, altri non lo hanno fatto”. Il Genoa voleva “tornare in Serie A. Il club contava su di me, sono stato apprezzato da allenatori, presidenti e tifosi e ho giocato abbastanza spesso.
Riguardo ad Enrico Preziosi, Boisfer racconta: “Sapevamo che era una persona importante che avrebbe portato il Genoa dove merita e che è quello che ha fatto. E poi, io sono contento perché la squadra è rimasta nel mio cuore”.
