Preziosi: “Vendita Genoa? Per ora non ci sono candidati con le carte in regola”

"La mia volontà è di fare un passo indietro ma non voglio lasciare il club ad un soggetto non idoneo" ha spiegato il presidente a Radio 1 Rai

Preziosi
Enrico Preziosi (Foto Getty Images)

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

“Siamo ‘”condannati” a farlo assieme”. Ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su Radio 1 Rai Enrico Preziosi ha confermato l’interessamento assieme al presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, per l’acquisto dello stadio Luigi Ferraris. I due club sono in attesa del bando di gara del Comune di Genova. “Andremo in questa direzione” ha aggiunto Preziosi. Il presidente del Genoa ha poi parlato del futuro del club: “La mia volontà è di fare un passo indietro ma non voglio lasciare il club ad un soggetto non idoneo. In questo momento non ci sono candidati con le carte in regola”.

Una battuta sul mercato di gennaio: “A muovere il mercato sono le grandi squadre. Noi abbiamo una squadra decente per partecipare al campionato, faremo qualcosa in base alle occasioni”.

Preziosi conclude sulle elezioni a presidente della Figc: “Lotito? Io sto con lui. Non sono un sostenitore di Lotito, ma dei temi proposti. Abbiamo progetti e obiettivi diversi, ma sono nel gruppo di 10-11 presidenti che la pensano come lui. C’è la possibilità di fare un programma globale che va oltre alla sola Serie A? La massima serie è il motore principale del calcio, con i tifosi italiani che seguono principalmente questa categoria. La Serie A non ostruisce una crescita, fa il suo percorso, eppure vale solo il 10% in Federazione. Io credo che dovrebbe avere una forte rappresentanza in Figc. Non importa chi porti avanti questa idea, l’importante è che qualcuno porti avanti l’idea che queste percentuali debbano essere rivalutate. Tommasi? Penso sia difficile che possa diventare presidente. Lui rappresenta una categoria ma è più un sindacalista per i giocatori. Penso che la lotta si risolverà tra Gravina e Sibilia. Se dovessi scegliere, sceglierei il secondo. Commissariamento? È un rischio che corre solo la Federazione, ma troveremo la quadra per eliminare una spaccatura e poi troveremo una governance che accontenti tutti. In tal senso, sono sereno.”

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.