Perinetti:”Credo che la squadra abbia finalmente avuto il premio per il lavoro che ha fatto”

"C'era voglia di fare questi punti e sono arrivati. Questo deve darci la spinta per proseguire, perchè il cammino è duro e lungo, ma la squadra mi è sembrata sempre in tono"

Il dg Perinetti (foto di Tanopress Genoa)

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“Credo che la squadra abbia finalmente avuto il premio per il lavoro che ha fatto, perchè mi sembra che comunque abbia sempre giocato delle buone gare che spesso sfortunatamente si sono concluse con sconfitte di misura. A Cagliari la squadra ha giocato una buonissima partita. C’era voglia di fare questi punti e sono arrivati. Questo deve darci la spinta per proseguire perchè il cammino è duro e lungo, ma la squadra mi è sembrata sempre in tono. L’allenatore ha le idee chiare e ha fatto qualche correttivo rispetto al recente passato. Con il recupero di Izzo, quello prossimo di Lapadula e con degli accorgimenti e una condizione morale e mentale migliore si possono affrontare le prossime sfide con più sicurezza”. Così ha esordito il neo-direttore generale del Genoa Giorgio Perinetti in collegamento telefonico con Giovanni Porcella e i suoi ospiti durante la messa in onda di Gradinata Nord su Primocanale.

Sui possibili miglioramenti che si possono effettuare:

“Credo che sia necessario avere sempre l’idea di migliorare. Dico sempre ai ragazzi che la prestazione migliore è la prossima; la squadra deve sempre avere l’obiettivo di migliorare in qualcosa. Bisogna essere in grado di eliminare quei piccoli errori che alla fine si rivelano determinanti”

Sulla prossima partita contro il Milan e la crisi che sta in questi giorni vivendo la squadra rossonera:

“Il Genoa deve giocare da Genoa. Solo così possiamo mettere in ginocchio il Milan. ho visto il secondo tempo contro l’Inter e non mi sembra una squadra in crisi. Ha un momento di difficoltà, ma resta una squadra con giocatori importanti e solo una squadra che entra in campo concentrata può tentare di mettere in difficoltà una formazione come quella del Milan”

Con l’arrivo di Perinetti è arrivato il rinnovo di Izzo e si sta lavorando a quello di Perin.

“E’ ovvio che i giocatori giovani e forti debbano essere blindati. Ogni volta che un giocatore può entrare a far parte del futuro del Genoa deve essere assolutamente messo sotto contratto. C’è poi da monitorare il mercato internazionale e nazionale per vedere giocatori, perchè qualche cessione avviene sempre e bisogna essere pronti a rimpiazzare chi parte. Succede a tutte le società”

Ha poi preso parola Giorgio Guerello di Fondazione Genoa 1893 che ha subito domandato riguardo all’influenza di Perinetti sulla società e sulla squadra:

“Io sono una sorta di punto di riferimento della società, dialogo con il tecnico ed è la mia prerogativa essere vicino all’allenatore e alla squadra. Soprattutto in questo momento così delicato ritengo sia necessario far sentire la società al mister e ai ragazzi”

Sul futuro della società e sulle voci su una possibile riapertura di una trattativa con Gallazzi:

“Siamo una squadra di calcio e dobbiamo giocare a calcio, produrre calcio, giocatori importanti per il futuro e fare risultati. Il calcio italiano è seguito da grandi capitali stranieri e bisogna essere pronti a tutto. Il nostro compito è quello di andare avanti e vivere il quotidiano guardando anche al futuro. Ovviamente poi ci sono delle situazioni che possono portare interesse per il Genoa e devono essere valutate. Credo che bisogna lavorare in silenzio e che il Genoa, in caso ce ne fosse l’opportunità, possa avere soluzioni per il futuro anche di questo tipo. È successo a tanti club e non mi sorprenderebbe accadesse un giorno anche al Grifone”

Sulle sue impressioni sulla piazza genoana:

“Non vedo l’ora di respirare l’aria del Genoa. Questa squadra è nata per il calcio e ha fatto nascere il calcio in Italia ed è quindi una piazza speciale”

Su quale sia stato il motivo che lo ha spinto ad intraprendere questa avventura sotto i colori del Genoa:

“Io ho sempre scelto le cose difficili. Ho infatti deciso di ripartire dalla Serie D con il Venezia per portarlo dove è ora. Non mi spaventa né il lavoro né le difficoltà e se c’era un momento in cui dovevo venire al Genoa, ci sono infatti state altre occasioni, sono contento che sia stato questo, dove c’è più da lavorare, faticare e metterci la faccia”

 

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