ESCLUSIVA PG, Carparelli: “Il Genoa deve affrontare il Chievo con la stessa grinta vista contro la Lazio”

"Il Genoa deve capire che il fortino deve essere Marassi. Si che i punti in trasferta valgono doppio, ma bisogna fare anche punti in casa davanti al proprio pubblico" ha continuato l'ex rossoblù e gialloblù

Marco Carparelli (dal suo profilo Twitter)

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Nella Roma biancoceleste gli uomini di Ballardini hanno dimostrato di avere le qualità per fare un girone di ritorno da grande squadra, alla pari con tutti. Lunedì sera si è visto un Grifo vivo, abile sia nella fase di difesa, sia in quella d’attacco (qualità, quest’ultima, che avrà certo sorpreso non pochi tifosi rossoblù). Ora però il Vecchio Balordo è chiamato a ripetere quella magica prestazione nella prossima sfida di Serie A Tim nella quale dovrà affrontare tra le mura del Bentegodi il Chievo di Maran. I Clivensi condividono con il Genoa un posto nella parte calda della classifica dove ben cinque squadre sono racchiuse in una manciata di punti e vengono da un periodo negativo che dura da tre giornate. Sarà quindi uno scontro salvezza in piena regola che promette una sfida senza esclusione di colpi, con due squadre che daranno tutto loro stesse per conquistare i tanto agognati tre punti. In occasione della prossima gara di campionato i microfoni di Pianetagenoa1893.net hanno raggiunto l’ex Genoa e Chievo Verona Marco Carparelli.

Le piace questo Genoa targato Ballardini?

“Mi piace! Soprattutto perchè ha cambiato mentalità e con qualcuno degli acquisti importanti che ha fatto adesso sicuramente sarà, anche dopo la grande vittoria all’Olimpico, un Genoa diverso sia mentalmente che a livello di qualità e quantità”

Sebbene con la Lazio abbia segnato tre gol, uno annullato dal Var per il presunto fallo di mano di Laxalt, il Grifone ha molta difficoltà a trovare la via della rete. Cosa, secondo lei, ha portato il Genoa ad essere uno degli attacchi peggiori del campionato?

“Sicuramente non è facile. Bisogna sempre vedere come vanno affrontate le partite. Quelle iniziali non sono state affrontate benissimo, difatti il ritmo e il piano di gioco hanno iniziato ha cambiare con mister Ballardini e ora se ne stanno vedendo i frutti. Adesso con i nuovi acquisti di gennaio l’attacco riceverà molti più palloni e con le qualità che hanno, secondo me, tireranno fuori tutto il loro potenziale”

Lei è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, dove ha giocato per diverse stagioni. Poi, nel ’99, è passato per la prima volta nella Genova rossoblù. Cosa ha provato nel segnare quel gol di testa nel derby del 20 marzo del 2000?

“È stata un’emozione indescrivibile, anche perchè io ho fatto due anni nelle giovanili del Doria e un anno di prima squadra in Serie A perchè mi hanno lanciato loro. Ho sempre ringraziato quei momenti, perchè grazie a mister Eriksson, a Roberto Mancini e alla Sampdoria che hanno creduto in me sin da ragazzo sono riuscito ad emergere nel grande calcio. Hanno fatto diventare un personaggio anche me. Io però sono sempre stato un tifoso del Genoa. L’ho sempre detto. Anche se devo dire che non è stato facile il mio passaggio al Genoa dalla Sampdoria. Segnare al derby è una gioia che auguro a qualsiasi giocatore, specialmente a chi ha il sangue rossoblù come me. Segnare un gol sotto la Gradinata Nord e vederla scendere giù ed esplodere di gioia è un’emozione che porterò per sempre dentro al cuore”.

Oltre a quella del Genoa, lei ha vestiti anche la maglia del Chievo: prossimo avversario in campionato del Grifone. Cosa si aspetta da questa sfida?

“Non sarà una partita facile. Il Chievo è cambiato dagli anni in cui giocavo io. Ora gioca in Serie A, con me era in B. Non è più una piccola realtà. Sarà una sfida difficile che il Genoa dovrà affrontare con la stessa mentalità con cui ha affrontato la sfida dell’Olimpico contro la Lazio”

Sono solo due le vittorie del Genoa al Ferraris. Come può spiegare questo trend negativo che gli uomini di Ballardini devono assolutamente cambiare dato che le sfida per la salvezza passano proprio per Genova?

“Il Genoa deve capire che il fortino deve essere Marassi. Si che i punti in trasferta valgono doppio, ma bisogna fare anche punti in casa davanti al proprio pubblico, davanti al popolo rossoblù e dovranno provare a dare quel qualcosa in più per riuscire a vincere anche in casa. Devono lottare da Genoa e uscire dal campo con la maglia sudata perchè la gente vuole questo e loro lo devono dimostrare specialmente in casa. Sono convinto che dalla prossima partita, che sarà sabato contro l’Inter, vedremo un Genoa cattivo e che ha voglia di vincere e far divertire i tifosi genoani che soffrono tanto”.

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