A tu per tu con Rubinho

L’estremo difensore Rubinho approda al Palermo ed in questa intervista ci parla dei tre anni vissuti a Genova e di cosa si aspetta dalla nuova avventura. Sei contento di andare al Palermo? “Sì, è una bella piazza e una bella società. Credo che andrò in un posto giusto per crescere”. Ormai avevi deciso di andare […]


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L’estremo difensore Rubinho approda al Palermo ed in questa intervista ci parla dei tre anni vissuti a Genova e di cosa si aspetta dalla nuova avventura.

Sei contento di andare al Palermo?

“Sì, è una bella piazza e una bella società. Credo che andrò in un posto giusto per crescere”.

Ormai avevi deciso di andare via da Genova?

“Non è che ho deciso di andare via, ma le circostanze non hanno permesso di accordarsi con la società. Per questo motivo abbiamo deciso per questo scambio”.

Quanto sei stato effettivamente vicino anche alla Roma?

“Ho saputo che mi hanno cercato per un prestito gratuito e la cosa non mi piaceva. L’affare non si è concluso, ma sono rimasto contento per l’interesse della Roma che è una grandissima società”.

Ti hanno accostato anche a squadre estere, è vero?

“Sì, ci sono state due o tre squadre che hanno parlato con il mio procuratore o con la società. Anche in questo caso sono stato valutato in una maniera dalla società ed in un’altra da chi mi voleva, perciò non si è concluso nessun affare. Qualcuno è arrivato con due milioni nelle tasche, ma il Genoa ne voleva cinque o sei”.

Con il Genoa c’è stato solo un problema di contratto o anche altro?

“Solamente questo, null’altro di preoccupante. Discutevamo già da un anno, nessuno mollava la presa ed alla fine abbiamo trovato questo accordo. Entrambi siamo rimasti contenti”.

Tu cosa lasci a Genova?

“Lascio tanti amici, una tifoseria che mi è sempre stata vicino e tre anni stupendi vissuti in campo con belle esperienze. Mi auguro di fare altrettanto adesso a Palermo”.

Tu sei cresciuto insieme al Genoa se vogliamo, secondo te che percorso è stato?

“Abbiamo fatto tutta questa strada con tanto lavoro, serietà e puntando ad obiettivi semplici. Si partiva per salvarsi, ci siamo riusciti presto e poi si cercavano le cose più grandi. Il primo anno in A siamo rimasti tanto al settimo posto ed è stata un’annata importante per una squadra che arrivava dalla B. L’anno scorso invece è stata un’annata incredibile, credo sarà difficile ripetere una cosa del genere perché a disposizione c’erano giocatori come Milito, Thiago Motta e Ferrari”.

C’è qualche rammarico per non essere arrivati in Champions solo per gli scontri diretti con la Fiorentina?

“Il rammarico c’è perché l’obiettivo più grande di tutte le squadre, escluse le grandi, è il preliminare di Champions. L’abbiamo mancato per un punto e non so cosa sia mancato. Abbiamo però la consapevolezza del lavoro fatto e questo credo valga molto”.

Secondo te il Genoa quest’anno si è rafforzato?

“Il Genoa è una squadra importante e sono rimasti anche giocatori importanti come Juric, Milanetto, Marco Rossi che conoscono bene la piazza e possono dare una mano ai nuovi. C’è un allenatore che ha dimostrato di essere bravo e credo che possano fare anche loro un bel campionato”.

Gasperini a te cos’ha dato a livello professionale?

“Tanto, in Italia ho imparato ad essere anche un difensore e per questo lo ringrazierò sempre. Mi ha dato la possibilità di crescere e di venir fuori”.

Ti aspettavi potessero partire sia Milito che Thiago Motta?

“E’ un peccato perché sono due grandissimi giocatori, ma è anche giusto perché meritavano di giocare in una grandissima squadra. Milito ha fatto un’annata incredibile, Thiago Motta è cresciuto pian piano per fare un campionato strepitoso e sono felice per loro due che hanno raggiunto i loro obiettivi”.

Che consigli dai al tuo successore Amelia?

“Il consiglio che dò e di giocare tranquillo, cercare di far bene e rispettare compagni e mister. Credo che ci riuscirà”.

Cosa ti aspetti da Palermo?

“Mi aspetto di essere accolto bene. Quando a Genova arrivavano nuovi ero tra i primi a salutare e fare gli auguri e mi aspetto questo anche a Palermo. Spero di poter lavorare con serenità e di poter aiutare la squadra. Il resto verrà col tempo e con la consapevolezza del lavoro fatto”.

Tu riparti da zero come il tuo nuovo allenatore, Walter Zenga

“E’ venuto a Palermo con l’obiettivo preciso di far bene e credo che non avrò problemi a capire la sua mentalità e cosa vuole. Sono disponibile al 100% per queste cose e cercherò di fare bene”.

Come vuoi salutare i tuoi ex tifosi?

“Con massimo rispetto e li ringrazio di tutto quello che hanno fatto per me. Mi spiace che la storia sia finita, però cercherò di vivere la mia vita senza dimenticare quanto vissuto a Genova”.

Ai nuovi tifosi come ti presenti invece?

“Ai nuovi tifosi prometto solo di lavorare bene e di cercare di far bene in tutte le situazioni. Cercherò di aiutare la squadra per portarla più in alto possibile in nome della città di Palermo”.

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