MASSIMILIANO LUSSANA: «Il fattore campo ed il recupero degli infortunati potranno risultare decisivi nella corsa ad un posto in Europa League»

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net al caporedattore di Genova de "Il Giornale"


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E’ iniziata presto la carriera giornalistica di Massimiliano Lussana. Già a diciassette anni, infatti, faceva parte della redazione di Bergamo de “Il Giorno” occupandosi di spettacoli e cronaca. Successivamente approda all’Indipendente, dove resta otto mesi, affrontando temi di cronaca e politica. Nel 1994 entra a “Il Giornale”, lavorando un anno a Milano per poi trasferirsi a Roma, dove resta dieci anni. Tra gli incarichi ricoperti, quello di cronista parlamentare, inviato, e vice-caporedattore. Nel novembre 2003 viene nominato caporedattore della redazione di Genova, il ruolo che lui stesso considera il più gratificante dl punto di vista professionale tra quelli svolti finora.

Massimiliano Lussana è il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net.

Come lo scorso anno, anche in questa stagione il Genoa sta sfruttando al massimo il fattore campo. Quanto potrebbe risultare importante quest’arma nella fase clou del campionato?

«Il “Ferraris” rappresenta sicuramente un punto di forza per il Grifone ma credo che, nella corsa ad un piazzamento in Europa League, potrà essere altrettanto decisivo il recupero degli infortunati. Il Genoa non aveva un organico insufficiente ma la sfortuna ha colpito molti giocatori proprio nel periodo in cui le partite erano più frequenti. Ironia della sorte, inoltre, buona parte di coloro finiti k.o. facevano parte di uno stesso reparto, prima la difesa, poi l’attacco».

Qualche elemento è già tornato a disposizione di mister Gasperini, altri si aggregheranno al gruppo nelle prossime settimane. Ormai l’emergenza è solo un brutto ricordo. Anche le scelte in sede di mercato invernale sono state condizionate dal rientro di alcuni giocatori importanti?

«Credo proprio di sì. Le mosse del Genoa a gennaio possono essere sembrate modeste a molti ma bisogna vederle nell’ottica dell’imminente rientro a tutti gli effetti di Jankovic, Palladino e Kharja».

Proprio lo scorso mese, i rossoblù hanno operato diversi cambiamenti nel settore offensivo, con gli inserimenti di Acquafresca e Suazo che, a valutare da queste prime partite, sembrano molto azzeccati…

«Acquafresca è un giocatore che, con l’arrivo della bella stagione, fornisce sempre un rendimento superiore. E’ lecito sperare, di conseguenza, in un prosieguo di campionato sulla falsa riga di quanto questo giocatore ha saputo fare a Cagliari. Sotto il profilo tattico, Floccari era probabilmente più adatto agli schemi di Gasperini ma ha deluso molto e, anche nella Lazio, dopo il botto iniziale, non è più riuscito a mettersi in luce. Neppure Suazo, a mio avviso, è il giocatore ideale per il modulo che attua il Genoa ma è comunque un elemento molto forte che, se tornerà al top fisicamente, potrà rendersi  utile alla causa, soprattutto in trasferta. Parecchi tifosi ricordano solo lo Suazo che ha militato nell’Inter ma guai a dimenticare le ottime cose che è stato in grado di far vedere con la maglia del Cagliari. Certo, siamo abituati a Borriello e Milito, ma l’honduregno non è un attaccante con le caratteristiche tali da far reparto da solo».

I miglioramenti più evidenti di questa prima fase di girone di ritorno riguardano però la difesa, con la drastica riduzione di reti incassate. Tutto merito di Dainelli?

«Sono diversi i fattori che hanno permesso al Genoa di invertire la tendenza. Oltre all’innesto di Dainelli, evidenzierei l’ottimo stato di forma di Amelia, migliore in campo in almeno tre o quattro partite, e la crescita di Bocchetti, che fino a poco tempo fa non aveva certo disputato un campionato all’altezza del suo valore».

Anche Sokratis si sta segnalando come un giocatore solido e affidabile…

«Con la cessione di Biava, il Genoa ci ha guadagnato. Sokratis, infatti, ha la possibilità di giocare con maggior continuità e, anche se è ancora un po’ acerbo ed ingenuo, dispone di potenzialità davvero notevoli. Un elemento che, in caso di necessità, potrà anche fare mercato, considerando la carenza di difensori di qualità».

Doverosa anche una parola su mister Gasperini.

«Resta sempre il valore aggiunto del Genoa. L’unico errore che gli attribuisco è quello di non aver puntato con decisione sulla Coppa Italia. E’ stata un’occasione persa visto che rappresentava la scorciatoia per tornare in Europa».

Claudio Baffico

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