Fulvio Bertamini: “Il tourbillon di giocatori fa parte della politica di Preziosi”

Il Genoa è un cantiere aperto, in continuo movimento. Giocatori in arrivo, altri in partenza: il leit motiv della società rossoblù da qualche anno a questa parte è sempre quello. Preziosi e Malesani, armati di matita e squadra, stanno lavorando per far si che il progetto Genoa prenda piano piano una forma. In tema di […]


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Il Genoa è un cantiere aperto, in continuo movimento. Giocatori in arrivo, altri in partenza: il leit motiv della società rossoblù da qualche anno a questa parte è sempre quello. Preziosi e Malesani, armati di matita e squadra, stanno lavorando per far si che il progetto Genoa prenda piano piano una forma. In tema di edilizia, Pianetagenoa1893.net ha voluto parlare del cantiere rossoblù con un vero esperto del settore,  Fulvio Bertamini, giornalista (responsabile coordinamento aree professioni e territorio) presso il mensile Costruire, una delle riviste più apprezzate del settore edile, nonché genoano doc e per l’occasione il nostro “Giornalista della settimana”.

Il calciomercato ferve e il progetto Genoa sta prendendo sempre più una forma: cosa pensa della squadra allestita fino adesso da Preziosi?

Penso che manchino due elementi di fondo a questa formazione: un centravanti da gol, che sappia ben comportarsi nelle zone vicine alla porta avversaria, ed un portiere di livello come possono essere Viviano o Storari: se arrivasse uno tra loro due, saremmo in una botte di ferro. Eduardo è un bravo ragazzo con doti tecniche notevoli, ma non è il giocatore che da sicurezza al reparto. In mezzo al campo dovremmo essere a posto, almeno sulla carta: dovremmo verificare il valore in campo. In difesa invece noto un leggero indebolimento: con la partenza di Criscito abbiamo fatto un piccolo passo indietro. In avanti invece c’è una certa abbondanza ma con tante incognite, come Birsa, Pratto, Zè Eduardo. Riacquistare Floro Flores sarebbe un gran colpo, mentre Palacio lo do già per partente. Ogni anno è sempre così.

Intende il continuo cambio di giocatori?

Si. Credo ormai che il mercato così movimentato sia il vero obiettivo della società per allestire una squadra abbastanza forte, da arrivare almeno a metà classifica e rimanere nella massima serie. Questo via vai evidentemente consente un tipo di operazioni e opportunità interessanti sia dal punto di vista economico che tecnico, altrimenti non ci spiegheremmo le squadre continuamente rivoltate, nonostante le dichiarazioni del presidente di non stravolgere più di tanto l’organico. Anche l’allenatore deve fare buon viso a cattivo gioco e sapere che al Genoa è così. Preziosi è abilissimo sul mercato, forse è addirittura il migliore, in una società di calcio però ci sono due aspetti: quello economico finanziario e quello puramente tecnico. Penso che il primo sia stato prevalentemente privilegiato, anche se non possiamo lamentarci dal punto di vista calcistico.

Prima abbiamo citato Palacio: pensa che alla fine el Trenza lascerà i lidi rossoblù?

Credo che Preziosi voglia venderlo. E’ l’unico giocatore di ottimo livello che abbiamo, quello che sa farti reparto da solo. Kucka non è ancora al massimo delle sue potenzialità: ha iniziato a mille per finire la stagione con un periodo di appannamento. Il suo valore è da dimostrare. Palacio è uno di quei giocatori di fascia alta che abbiamo visto passare di qua gli anni scorsi: Milito, Motta, ma anche gli stessi Bovo e Ferrari che sapevano davvero fare la differenza nel reparto arretrato.

L’ultima scommessa di Preziosi si chiama Evander Sno…

Speriamo che sopravviva. Se con Thiago la scommessa era rischiosa al 50%, con lui arriviamo almeno al 90%. Ha una gran fisico, se sta bene potrò garantire un buon apporto alla squadra. E’ un’operazione che rientra in pieno nella politica di Preziosi: prendere giocatori di alto livello tornati da gravi infortuni, come è successo con Figueroa senza però avere fortuna e poi con Motta, facendo un colpo da maestro. Se gli riuscirà anche questo, tanto di cappello: c’è da dire che il Genoa ha una grande rete di osservatori.

Tutto questo tourbillon di giocatori, dovrà essere gestito da Alberto Malesani, il nuovo allenatore del Grifone: come giudica la scelta del presidente?

A Bologna ha disputato un gran campionato, salvo poi il calo di fine stagione dovuto da molti fattori, quindi non mi sembra il caso di fargliene una colpa.

Personalmente non mi entusiasma molto e come a me, a gran parte della tifoseria. D’altronde per Preziosi non è facile trovare un allenatore che si adatti alla sua politica societaria. Per fare un esempio, lo stesso Gasperini, un tecnico che ama far girare la squadra come un sistema a orologeria, come poteva gradire questo continuo tourbillon di giocatori?

Comunque sia, Malesani ha avuto un inizio di carriera brillante per poi calare nell’anonimato per diversi anni. L’anno scorso è tornato in auge a Bologna e ha molta esperienza da trasmettere alla squadra. Staremo a vedere.

Infine, in questo cantiere sempre aperto, quali tasselli mancano al progetto Genoa per rafforzarsi?

Come detto prima, uno tra Viviano e Storari sarebbe già avere una sicurezza tra i pali.

Davanti invece, serve il tipico bomber che arrivi almeno alla doppia cifra e che in questi anni è inevitabilmente mancato. Un giocatore alla Borriello per intenderci, dotato di potenza e fisico, con capacità acrobatiche e di finalizzazione notevoli. Mi sarebbe piaciuto anche uno come Pandev, che all’Inter quest’anno ha giocato prevalentemente fuori ruolo, da punta esterna: se messo in condizione di segnare, il macedone può essere l’arma in più.

Daniele Zanardi

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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