CARLO MATTIA: «Il Genoa otterrà  un risultato positivo a Lille»

Secondo il segretario regionale dell'Ussi Liguria, la sconfitta contro l'Inter è stata salutare, ma è stata affrontata senza drammi dalla dirigenza genoana. Servirà  per il prosieguo della stagione a cominciare dalla gara di domani di Europa League


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Sconfitta molto dura, ma salutare e senza drammi. Così Carlo Mattia, segretario dell’Ussi Liguria e giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net, spiega il 5-0 incassato sabato scorso dal Genoa contro l’Inter. Tuttavia, si dice fiducioso per la partita di domani a Lille: i rossoblù potrebbero portare via un risultato positivo. Mattia ha accettato di parlare “a tutto campo” anche della spinosa questione del nuovo stadio e della sorte del glorioso “Luigi Ferraris”.

Come spiega la debacle in casa contro l’Inter?

«Probabilmente è stato il tipo di schieramento preparato da Mourinho che ha mandato in crisi il Genoa, che non aveva punti di riferimento da marcare in attacco. A ciò bisogna aggiungere che la squadra di Gasperini riesce a dare il massimo soltanto se possiede in perfetta forma tutti i suoi giocatori. E’ come un orologio che necessita di tutti i meccanismi funzionanti: se mancano ad esempio gli uomini sulle fasce, diventa un problema svolgere la manovra».

Sabato si sono notati anche problemi in difesa…

«Sì: ho la mia opinione al riguardo. Moretti si sta comportando molto bene e il suo valore non si discute. Però non è così abile come era Matteo Ferrari a dirigere il “traffico” nel settore arretrato: molto probabilmente ciò dipende soltanto dall’inesperienza nel ruolo di centrale. Tirando le fila del discorso, credo che la caduta con l’Inter possa avere anche effetti positivi per il prosieguo della stagione».

Perché?

«Innanzitutto riporta con i piedi per terra non tanto la società e il tecnico Gasperini, che hanno le idee molto chiare sugli obiettivi da raggiungere, ma una certa parte della tifoseria che si è illusa che la squadra potesse vincere tutte le gare. Se la batosta contro l’Inter sembra essere ora molto pesante, in prospettiva potrà essere salutare. Mi ha colpito il comportamento di Gasperini e del presidente Preziosi: sicuramente erano arrabbiati, ma nelle interviste del post partita non hanno fatto drammi. Un atteggiamento molto costruttivo».

Occorrerà intervenire sul mercato a gennaio?

«Sicuramente ci vorranno rinforzi a centrocampo, visto che Kharja ha ormai concluso la stagione a causa del suo brutto infortunio al ginocchio. Milanetto non può sostenere da solo il peso della linea mediana: la marcatura del nerazzurro Sneijder gli ha creato moltissimi problemi».

Dove potrebbe arrivare il Genoa in campionato?

«Credo che possa tranquillamente confermare il piazzamento dell’anno scorso: magari arrivare al quarto posto da solo e riuscire a entrare in zona Champions League oppure qualificarsi nuovamente per la Europa League. Bisognerà però osservare lo stato di salute delle principali concorrenti: ad esempio, domenica ho visto Milan-Roma e ho notato che, nonostante la sconfitta, i giallorossi hanno dimostrato di essere in netta ripresa rispetto all’inizio del torneo.

Viste queste premesse, come potrebbe andare la partita di domani a Lille?

«Credo che il Genoa abbia una gran voglia di riscattarsi e possa disputare una buona gara. Sono fiducioso e ritengo che possa portare a casa un risultato positivo: questo perché rientreranno giocatori molto importanti come Mesto e Rossi. Gasperini aveva fatto scaldare quest’ultimo sul 2-0 per l’Inter: dopo il terzo gol non l’ha più schierato in campo, in vista dell’importantissima gara in Francia. E’ stata una scelta saggia, poiché il Lille non va sottovalutato: non è una squadra materasso, ha una serie di giocatori giovani e interessanti, molto veloci».

In attacco molti sollevano dubbi su Floccari…

«L’ex bergamasco è un giocatore valido, ma penso che se funziona perfettamente il gioco sulle fasce, Crespo possa essere più incisivo in area. La maggiore forza ed esperienza in campo internazionale dell’argentino possa servire domani sera».

Riguardo alla questione nuovo stadio, qual è la sua opinione?

«Premetto che non sono contrario all’edificazione di un nuovo impianto, anche se sono molto legato al Ferraris, bisogna però vedere dove lo si costruisce e con quali infrastrutture a sostegno. Non si può collocarlo in una zona così decentrata e di difficile raggiungimento come quella dell’ex Colisa. Già adesso è difficile la circolazione dei mezzi pubblici a Marassi, che impiegano molto tempo a raggiungere il Ferraris, figuriamoci in una parte così lontana di Genova. In questo modo si costringono i tifosi a venire allo stadio con le proprie auto: occorrono parcheggi che possano accogliere 5-6mila vetture».

Un numero enorme: come si può farle defluire a fine partita?

«E’ proprio questo il problema principale. E’ stato previsto un allacciamento che collegherà l’ingresso autostradale di Sestri Ponente con l’area della Colisa. Ma l’imbocco è molto ristretto e posso immaginare le lunghe code che si formeranno: soprattutto nel periodo primaverile, quando nel fine settimana c’è un grande afflusso di traffico sulle autostrade genovesi, anche a causa del fatto che sono aperti tutti i centri commerciali. Per questo mi sembra una soluzione poco praticabile. Ma c’è anche il paradosso del Ferraris».

A cosa si riferisce?

«Supponiamo che si costruisca il nuovo impianto. In quel caso cosa accadrebbe a quello preesistente? A cosa servirebbe? Il Comune riuscirebbe ancora a svolgere la manutenzione oppure cadrebbe a pezzi? Sono interrogativi che la città deve porsi: non si può far finta di nulla».

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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