GRIFO D’ATTACCO – Il Popolo rossoblù ha scelto Ballardini

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Genoa compie la missione salvezza battendo il Crotone e salendo a 38 punti in classifica, quel tanto che basta per considerarsi salvi. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 82ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

La Gradinata Nord ha omaggiato Ballardini… «Il Popolo rossoblù ha scelto il tecnico di Lugo. Il suo sorriso al triplice fischio, mentre sfila con eleganza gli occhiali, la dice lunga. I numeri sono tutti dalla sua parte, dai punti conquistati (32 in 20 partite) alla solidità difensiva. L’unico neo resta l’attacco, attualmente il penultimo della Serie A, meglio solo del Sassuolo. Il suo capolavoro resta Hiljemark, un giocatore che nessuno si sarebbe mai aspettato così utile alla causa genoana. Ballardini e Gasperini sono i grandi allenatori della presidenza Preziosi».

Salvezza quasi matematica, dunque. Preziosi deve riconfermare Ballardini? «In prima battuta dobbiamo riconoscere qualche merito alla società, il lavoro svolto in estate non era del tutto sbagliato, e a Perinetti: il direttore generale è un punto di riferimento dell’organigramma rossoblù. Spero che queste componenti convochino a breve Ballardini per discutere del futuro e, in caso positivo, pianificare la prossima stagione. Questo Genoa non è da rifondare ma da migliorare in attacco».

Genoa e Crotone si sono spartite un tempo a testa. «La forza del Genoa è il gruppo e l’intelligenza dei giocatori che si sono ricompattati dopo aver capito che la retrocessione era cosa reale. Ballardini ha messo in campo una squadra offensiva con Lazovic, un’ex ala, Bessa, quasi una mezza punta, e Medeiros dietro Galabinov che ieri è stato molto generoso: il tecnico di Lugo non è solo difesa a oltranza. Il Genoa non ha avuto la cattiveria per chiudere la partita già nel primo tempo o comunque nel finale con Bertolacci».

Che cosa chiedere al Grifone in questo finale di stagione? «Sei partite: tre al Ferraris, tre in trasferta contro squadre che lottano per qualcosa. Roma, Atalanta e Fiorentina hanno gli obiettivi europei mentre Hellas e Benevento si giocano la salvezza e la dignità. Resta solo il Torino all’ultima giornata, speriamo che sia una bella festa dello sport. L’obiettivo del Genoa deve essere l’undicesimo posto, la pole position nella parte destra della classifica».

Alessandro Legnazzi, Beppe Nuti

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