Il Genoa Women ferma l’ex capolista Lazio Women, sfiorando l’impresa

Il pareggio odierno 2-2 è uno dei risultati più prestigiosi

La formazione del Genoa Women che ha pareggiato con la Lazio (foto Genoa cfc)

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Nella breve storia del Genoa Women, giunta alla quinta stagione agonistica, l’odierno pareggio interno per 2-2 contro la Lazio Women è uno dei risultati più prestigiosi, se non il più prestigioso, caratteristica che non sarebbe potuta essere messa in discussione se la compagine capitolina presentatasi al “Nazario Gambino” di Arenzano come capolista a pari merito con la Ternana Women (oggi «maramalda» nel «testa-coda» casalingo con il Ravenna Women sconfitto 7-1) con un «ruolino di marcia» di quattordici vittorie, un pareggio e una sconfitta.
Ovviamente le biancocelesti hanno avuto più occasioni da rete delle avversarie e il punto ottenuto «in extremis» è tutt’altro che «rubato», però le Grifonesse di Antonio Filippini I, oggi schierate con il 3-5-2 in luogo del «classico» 4-3-3, possono dividere le loro sensazioni tra la gioia di aver raccolto un punto poco pronosticabile e l’amarezza di averne visto «volatilizzarsi» due a metà dei sei minuti di recupero concessi nella ripresa dall’arbitro Michele Pasculli di Como.
Ecco le principali azioni dell’incontro
16’ del primo tempo: contropiede delle ospiti «orchestrato» sulla destra dalla bulgara Evdokija Popadinova e proseguito in posizione più centrale da Noemi Visentin, che sposta il pallone a sinistra per Giuseppina «Giusy» Moraca, pronta a passarlo di sinistro nel «cuore» dell’area di rigore genoana a Sofia Colombo, che non adeguatamente contrastata dalla centrale difensiva canadese-danese Heidi Samaja Giles, ha il tempo di controllare «a seguire» il pallone con l’interno destro e di battere da sette metri Camilla Forcinella con un diagonale rasoterra di interno sinistro nell’angolino basso sinistro.
20’ del primo tempo: la portiera capitolina Emma Guidi si fa trovare pronta a respingere con il pugno destro sopra la traversa un insidioso calcio di punizione «a foglia morta» di interno destro di Sara Tardini, leggermente defilata sulla destra, da venticinque metri
25’ del primo tempo: Camilla Forcinella «si immola» su un tiro di interno destro di Popadinova – «imbeccata» da Moraca, l’attaccante bulgara era in non rilevata posizione di fuorigioco –, defilata sulla destra a sei metri dalla porta, riuscendo a respingere il pallone
37’ del primo tempo: un pallone sottratto a Claudia Ferrato da Giulia Mancuso, Moraca, leggermente defilata sulla sinistra, viene calciato di «prima intenzione» con un diagonale di interno destro da ventiquattro metri che lo manda a pochi centimetri dal palo sinistro.
42’ del primo tempo: Caterina Bargi con un diagonale rasoterra di destro nell’angolino basso destro trasforma, spiazzando Guidi, un calcio di rigore concesso per un tocco con la mano destra di Visentin su traversone dalla destra di Giorgia «Gina» Bettalli sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto dalla stessa parte dalle padrone di casa da Eleonora Oliva.
7’ del secondo tempo: defilata sulla sinistra a diciotto metri dalla linea di fondo la svedese Maja Eva Johanna Göthberg lascia partire un gran diagonale di destro che manda il pallone a stamparsi contro la traversa prima di superarla.
17’ del secondo tempo: per anticipare Martina Scuratti su un pallone vagante Louise Eriksen, sorella minore di Christian, il «fantasista» del Manchester United con trascorsi nell’Internazionale, lo calcia di interno destro da quasi quaranta metri, «rischiando» di scavalcare Forcinella, brava ad «addomesticarlo» con le braccia alzate in arretramento.
26’ del secondo tempo: Bargi calcia in maniera fiacca con un diagonale di sinistro da sette metri un pallone passatole dalla sinistra da Arianna Acuti.
31’ del secondo tempo: appena entrata in campo, la trentasettenne Fabiana Costi gioca un bellissimo pallonetto di destro «in profondità» per Caterina Bargi, la quale, entrata in area di rigore da sinistra, lo calcia di destro da sei metri in mezzo alle gambe di Guidi che lo tocca con la caviglia interna sinistra senza riuscire a ribatterlo.
48’ del secondo tempo: su un traversone rasoterra dalla destra di Francesca Pittaccio che attraversa tutto lo «specchio» della porta Göthberg ha la possibiltà a cinque metri dalla linea di fondo, appena dentro l’area di porta, di calciare prima di interno destro nell’angolino basso destro, vedendosi respinta la conclusione da una strepitosa deviazione in tuffo di Forcinella, e poi di interno sinistro, riportando in parità le ospiti.

TABELLINO

Arenzano (GE), Stadio “Nazario Gambino”, domenica 11 febbraio 2024, ore 13,30
Genoa-Lazio 2-2 [Anticipo della XVII giornata del Campionato Italiano di Serie B femminile 2023/2024]
Spettatori: sessanta circa
Arbitro: Pasculli [Como]
Marcatrici: nel primo tempo al 16’ Colombo (L), al 42’ Bargi (G) su rigore; nel secondo tempo al 31’ Bargi (G), al 48’ Gothberg (L)
Genoa (3-5-2): 21 Forcinella; 74 Lucafò, 19 Giles, 28 Parolo (dal 4’ del 2° T.: 13 Errico); 23 Oliva, 4 Bettalli, 25 Tardini, 24 Scuratti (dal 48’ del 2° T.: 10 Massa), 17 Acuti; 22 Bargi, 18 Ferrato (dal 31’ del 2° T.: 80 Costi). Allenatore: A. Filippini I.
Lazio (4-3-1-2): 22 Guidi; 24 Pittaccio, 4 Mancuso, 2 Baltrip-Reyes, 15 Göthberg; 16 Castiello (al 18’ del 2° T.: 5 Adami), 6 Eriksen (dal 18’ del 2° T.: 8 Ferrandi), 21 Colombo (dal 37’ del 2° T.: 10 Palombi); 11 Moraca; 99 Visentin (dal 18’ del 2° T.: 7 Gomes), 17 Popadinova. Allenatore: Grassadonia
Note: al 31’ del 2° T. Guidi (L) tocca – senza riuscire a ribatterlo – con la caviglia sinistra il pallone calciato da Bargi (G).

Stefano Massa

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