Il Vecchio Grifone vola, con spensieratezza, sicurezza e allegria, nel cielo dell’alta classifica.
Tanti sono i motivi di questi successi.
Potremmo parlare di Enrico Preziosi, che ha (finalmente) capito il vantaggio di avere una guida tecnica stabile ed esigente come quella di Gasperini.
Potremmo parlare di Fabrizio Preziosi, sempre protagonista quando il Club più antico d’Italia vince.
E potremmo tessere per ore le lodi di Gasperini, di Perotti e di Perin.
Ma la partita di ieri ha dimostrato che il segreto di questo Genoa delle meraviglie è il gruppo. Gruppo inteso nella sua accezione più ampia: società, squadra, tifosi.
Il Genoa vola grazie al lavoro, magari oscuro e mai sottolineato, svolto in silenzio dai vari Zarbano, Bignotti, Bega, Spinelli, Milanetto, Scarpi, Gritti e Murgita, etc..etc..
Il Genoa vola, a livello di squadra, grazie a calciatori come Rosi, Mandragora, Greco, Izzo, sempre pronti, sempre incisivi, sempre decisivi: veri esempi di professionalità e dedizione.
Il Genoa vola grazie a un pubblico capace di superare le difficoltà iniziali e sempre pronto ad amare la propria squadra ogni giorno più di quello precedente.
Aldilà dei risultati, di una media punti che in trasferta è da scudetto, di una squadra che attacca e si diverte, il vero segreto di questo momentaneo terzo posto in classifica è il lavoro di squadra, il gruppo.
E alla faccia dei tanti, troppi detrattori che amano sparare sistematicamente a zero sul Grifone, il futuro del Genoa è ancora tutto da vivere.
Federico Santini
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