#PromossieBocciati – Falque prezioso, Niang gasato: il Genoa fa la “manita”

Perin 6.5: Reattivo dopo 17′ sul diagonale ravvicinato di Gomez, non può nulla sulla doppietta di Toni. Partita di ordinaria amministrazione, impreziosita da un’uscita bassa su Marques da antologia anche se a gioco fermo. Perfetto sulle uscite alte. Roncaglia 6.5: Rende vita dura al rientrante Gomez e non corre rischi degni di nota. Unica sbavatura […]


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Perin 6.5: Reattivo dopo 17′ sul diagonale ravvicinato di Gomez, non può nulla sulla doppietta di Toni. Partita di ordinaria amministrazione, impreziosita da un’uscita bassa su Marques da antologia anche se a gioco fermo. Perfetto sulle uscite alte.

Roncaglia 6.5: Rende vita dura al rientrante Gomez e non corre rischi degni di nota. Unica sbavatura la posizione sbilanciata che concede campo al secondo gol di Toni.

De Maio 6.5: È attento nelle prime due sortite veronesi, dopo si fa scappare Gomez ma trova subito il modo di rimediare. Si trova da solo sul secondo gol di Toni, 

Izzo 5.5: Giovane dalle belle speranze con sprazzi da veterano masticato, deve ancora mangiare un po’ di pastasciutta per contenere Toni, che lo sovrasta sul primo gol e poi lo trova impreparato sul secondo. Non sono mancate però le giocate che lo hanno portato al grande pubblico.

Edenilson 6.5: Prima a destra e poi sinistra, gli basta una fascia su cui correre per essere felice. Non rinuncia ad avanzare quando è il momento di spingere, ma la fase difensiva, peraltro impeccabile, viene prima di tutto. Al bacio l’assist per l’incornata di Niang.

Bertolacci 7: Solito punto di riferimento in mezzo al campo, orchestra il gioco posizionato davanti alla difesa lasciando a Perotti e compagni l’onere e l’onore di liberare la fantasia. Non si tira indietro però quando c’è da liberare il sinistro dal limite per mettere a segno il secondo gol stagionale.

Kucka 6.5: Apre le danze con un colpo di testa che finisce fuori ma non di molto, prosegue una partita di sacrificio e ringhio perenne sui centrocampisti scaligeri. Passa largo sulla destra dopo l’ingresso di Laxalt. Irruento ma generoso ed efficace.

Bergdich 6.5: Neanche il tempo di scaldare i motori che le sue gambe viaggiano come una locomotiva. Con la sua cavalcata semina Pisano e serve un pallone con su scritto “prego, appoggiare” che Agostini scaraventa in rete. Buona la prima, anche se si eclissa col passare dei minuti (20′ st Laxalt 6.5: appena entrato sradica un pallone a centrocampo e serve l’assist del 4-2 di Bertolacci)

Falque 7: La diffida prima del derby pende sulla sua testa, ma Gasperini non se la sente di fare a meno del suo apporto. E a ragione: un tocco ravvicinato vale l’assist per il primo gol di Niang. E nel finale serve a Perotti la palla del 5-2. Prezioso. (43′ st Mandragora sv)

Perotti 7: Alla continua ricerca del bello. Dispensa pillole di calcio con stop al volo, dribbling inebrianti e la generosità del numero 10. E sigilla sul 5-2 la ritrovata vittoria del Genoa al Ferraris. Parafrasando Oscar Wilde, Perotti è il prototipo perfetto di un perfetto piacere. E’ squisito e lascia soddisfatti. Che cosa si può volere di più?

Niang 7.5: Megalomane con un tacco che per poco non fa crollare la Nord, concreto con il piattone che vale il suo primo gol in rossoblù e in Serie A, prepotente quando passa al centro e suggella con un’incornata da numero 9 la sua doppietta. E ora cassa: paste al prossimo allenamento e almeno una cena pagata a Falque ed Edenilson. Gasato. (29′ st Pavoletti sv)

Allenatore – Gasperini 7.5: Tiene alta l’attenzione per scongiurare l’effetto “pancia piena” dopo il colpaccio dell’Olimpico e porta a casa una vittoria senza discussioni. Verona avversario in crisi ma in cerca di rivalsa subito alle corde con la spinta degli esterni da cui arrivano tutti e tre i gol. Si rischia il diffidato Falque e viene ripagato con due assist che valgono il gol di Perotti e la prima rete di Niang, arrivato a Pegli come oggetto misterioso e ora uomo del momento dei rossoblù. Con un tridente così, Borriello può recuperare con calma. Come biglietto da visita per il derby non si poteva fare di meglio. 

A disposizione: Lamanna, Sommariva, Tambè, Burdisso, Lestienne, Rincon.

VERONA (4-3-3): Benussi 5; Pisano 5.5, Moras 4.5 (40′ pt Sorensen 5.5), Marques 4.5, Agostini 5; Hallfredsson 6 (29′ st Ionita sv), Tatchtsidis 6, Greco; 5.5 Gomez 5.5 (37′ st Lopez sv) Toni 7, Lazaros 5. Allenatore: Mandorlini. A disposizione: Gollini, Marquez, Saviola, Jankovic, Valoti, Brivio, Campanharo, Pereira, Martic.

Arbitro – Damato di Barletta: 7

Daniele Zanardi

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