Promossi&bocciati – Marchese da applausi, Falque spicca il volo. Ma Matri non era bollito?

Perin 6.5: L’assenza di Antonelli gli concede una fascia di capitano meritata sul campo. Non può nulla sui due gol friulani, per il resto amministra la situazione con la sicurezza di un veterano della Serie A. Roncaglia 6: I gol non nascono dai suoi errori, eppure trasmette spesso una certa sensazione di instabilità all’interno dello […]


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Perin 6.5: L’assenza di Antonelli gli concede una fascia di capitano meritata sul campo. Non può nulla sui due gol friulani, per il resto amministra la situazione con la sicurezza di un veterano della Serie A.

Roncaglia 6: I gol non nascono dai suoi errori, eppure trasmette spesso una certa sensazione di instabilità all’interno dello scacchiere ben definito da Gasperini. A volte impreciso col pallone tra i piedi, si fa sentire con le buone o con le cattive sugli attaccanti avversari.

De Maio 7: Difficile seguire Di Natale, va dappertutto. Si incolla a Thereau, gli concede poco e non appena può esce in elegante anticipo. Solido.

Marchese 7.5: Primo gol in rossoblù spettacolare, sì, ma che non sorprende date le sue enormi capacità tecniche. Replica quel bolide sganciato tre anni fa in un Catania-Novara con una rete di pregevole fattura: coordinazione perfetta, schiena leggermente all’indietro e mancino che infesterà i prossimi sogni di Karnezis e collezionerà innumerevoli click su Youtube. Rischia il bis a fine primo tempo, è al solito impeccabile in copertura ad eccezione della sbandata collettiva sul 2-2. 

Edenilson 6.5: Non è un ex, perché l’Udinese detiene ancora il suo cartellino. L’emozione però è quella: lui “torna” a casa facendo forse pentire chi l’ha sbolognato con troppa fretta sotto la Lanterna. Copre, corre a tutto campo e mette lo zampino sul gol del 2-1 di Falque. Caparbio.

Greco 6: L’errore che propizia il vantaggio immediato dell’Udinese avrebbe affossato chiunque. Lui cerca di riscattarsi subito dopo, con il primo tiro della giornata verso Karnezis. Prende coraggio col passare dei minuti e diventa un punto di riferimento per tenere in mano il pallino del gioco. La sua volontà bilancia l’errore e vale la sufficienza. (26′ st Kucka 6.5: Si presenta con un appoggio elementare sbagliato che farebbe innervosire anche il più placido dei tifosi rossoblù. Poco dopo, zittisce tutti con una staffilata senza repliche che chiude i giochi sul 2-4. Taci che sta il vero Kucka sta tornando).

Sturaro 6.5: Partita non facile al rientro dall’infortunio. La brillantezza non è dalla sua, specie palla al piede, ma la grinta è sempre quella che l’anno scorso ha attirato le attenzioni di tutte le grandi. 

Antonini 6.5: Il gol di mercoledì e la sua forma esplosiva sono il pass per la maglia da titolare al “Friuli”. Ordinato sulla destra, non si risparmia sui ogni palloni e specialmente sui duelli corpo a corpo. Partecipa alla trappola tesa da Di Natale in occasione del gol di Widmer all’intera difesa, per il resto è impeccabile. Esce stanco e ammaccato. (14′ st Antonelli 6.5: entra per rinvigorire la corsia sinistra, Hertaux gli strozza l’urlo di gioia salvando in extremis un suo diagonale destinato all’angolino).

Falque 7: Che partita dello spagnolo. Concreto, quando si avventa come un Falque sul pallone che vale il provvisorio e raffazzonato 1-2, frizzante nel suggerire l’assist al bacio per il 2-3 di Matri. Un chiaro segnale a Gasperini e agli scettici: Iago Falque ha spiccato il volo. 

Matri 7: Tanto lavoro per la squadra, un’occasione, un gol. Puccia il biscotto per la quinta volta in campionato con una girata per niente scontata che getta le basi per il 2-4 finale. Ancora una volta decisivo. E menomale che era bollito. 

Perotti 6.5: Il turn over vale per tutti, non per lui. Il suo peso specifico in avanti è irrinunciabile per Gasperini. Alla terza partita in sette giorni, la lucidità non è delle migliori. Eppure, quando ha la palla al piede sa sempre cosa fare. Esce, lui sì, bollito. (14′ st Bertolacci 6.5: Posizionato come trequartista, si fa sentire come un mediano vecchia maniera. Calato da subito nella mentalità del match, dà una grossa mano nel finale ricco di occasioni per il Genoa).

Allenatore – Gasperini 7.5: Pur arrivando da due successi consecutivi, uno dei quali un autentico bagno di estasi, si presenta al “Friuli” con l’ingordigia di chi non è mai sazio di vittorie. 3-4-3 spregiudicato che rimonta una situazione sfavorevole nel giro di 120 secondi e rimette su binari sicuri il risultato dopo il momentaneo pareggio. I numeri parlano per lui: 13 punti nelle ultime 5 partite, 9 in una settimana, 11 sui 18 conquistati lontano dal Ferraris, quarto posto in classifica. Gasperini non è un’opinione.

A disposizione: Lamanna, Burdisso, Pinilla, Lestienne, Mandragora, Rosi, Mussis. 

UDINESE (4-4-2): Karnezis 5; Widmer 6.5, Heurtaux 5.5, Danilo 5, Piris 5; Fernandes 4.5 (1′ st Badu 6.5), Allan 6 (33′ st Muriel 6), Guilherme 5.5, Kone 5.5 (19′ st Evangelista 6); Thereau 5, Di Natale 7. Allenatore: Stramaccioni. A disposizione: Scuffet, Meret, Domizzi, Zapata, Belmonte, Bubnjic, Pasquale, Pinzi, Geijo.

Arbitro – Irrati di Pistoia: 6

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