ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893.NET – Sandro Mazzola: «Se Milito giocherà  a Marassi proverà  all'inizio tanta emozione. Dopo penserà  solo a segnare»

Un grande giocatore dell’Inter e della Nazionale dal glorioso passato presenta in esclusiva per Pianetagenoa1893.net Genoa-Inter, una grande sfida del presente. Sandro Mazzola, grande fuoriclasse degli anni ’60 e ’70 oggi commentatore della Rai, dà le sue impressioni sulla sfida del Ferraris che probabilmente evidenzierà le ambizioni di alta classifica delle due formazioni. E descrive […]


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Un grande giocatore dell’Inter e della Nazionale dal glorioso passato presenta in esclusiva per Pianetagenoa1893.net Genoa-Inter, una grande sfida del presente. Sandro Mazzola, grande fuoriclasse degli anni ’60 e ’70 oggi commentatore della Rai, dà le sue impressioni sulla sfida del Ferraris che probabilmente evidenzierà le ambizioni di alta classifica delle due formazioni. E descrive le emozioni di Diego Milito nell’eventualità del suo debutto in maglia nerazzurra nello stadio che lo ha visto crescere ed affermarsi come “il Principe” del gol.

Dopo averlo chiesto a Mariolino Corso qualche giorno fa, possiamo viaggiare anche con lei sull’onda dei ricordi per Genoa-Inter?

«Non ho ricordi particolari per questa partita. Sono state sfide molto intense tra le due squadre: il pubblico genoano è molto caldo e sa incitare la sua squadra dall’inizio alla fine della partita».

Ma lei si è incrociato da avversario contro Corso a Genova? Lui aveva anche segnato un gol importante nel 1973 con la maglia rossoblù.

«A Marassi non ricordo di averlo affrontato. Nel ritorno a San Siro abbiamo giocato da avversari, ma con correttezza».

Veniamo alla sfida di domani: può sintetizzare luci e ombre del Grifo e del Biscione?

«L’Inter arriva al match del Ferraris con numerosi infortunati proprio come il Genoa: bisognerà vedere quali assenze peseranno di più. Benitez dovrà fare molta attenzione a non subire il gioco in velocità dei padroni di casa».

Cosa trova interessante nel gioco del Genoa?

«Oltre alla velocità, anche la caratteristica di possedere un ritmo elevato e una forza caratteriale non comune alle altre squadre».

Quali giocatori rossoblù le piacciono in particolare?

«Sicuramente Marco Rossi su tutti. E’ un giocatore completo che può occupare una serie di ruoli senza problemi: domenica scorsa è stato anche il goleador della vittoria sul Catania. Inoltre quando è in campo mostra una voglia di lottare e di non mollare mai che trascina tutti i compagni. Poi c’è Milanetto: è uno degli ultimi veri registi, efficace ed elegante, del nostro campionato. Un ruolo che purtroppo sta lentamente scomparendo».

Milito è stato convocato da Benitez: cosa proverà a giocare contro il pubblico rossoblù che l’ha amato?

«L’inizio e la fine della gara sono un momento particolare della gara: il “durante” è tutta un’altra cosa. Sicuramente prima della partita sarà sicuramente molto emozionato per il grande affetto con cui sarà accolto dai tifosi genoani. Appena però l’arbitro fischierà l’inizio tutto cambierà: in quel momento esistono solo avversari contro cui l’argentino dovrà giocare. E lo farà per segnare e vincere. Anche se probabilmente non è in perfetta forma, potrebbe essere l’arma in più per Benitez».

Ultima domanda: c’è l’erede di Sandro Mazzola nell’Inter di oggi?

«No, ai miei tempi il calcio era diverso, c’era un altro modo di giocare. Forse Sneijder potrebbe un po’ assomigliarmi con il suo modo di giocare dietro le punte: anche io lo facevo e a volte effettuavo degli inserimenti per supportare la manovra d’attacco».

Marco Liguori

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