ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – ROBERTO BONINSEGNA: «Determinante il contributo di chi sostituirà  i tanti assenti»

Intervista esclusiva di Pianetagenoa1893.net a Roberto Boninsegna, grande bomber degli anni '60 e '70


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Un bomber con le sue caratteristiche farebbe comodo a tutte le squadre di serie A: stacco di testa perentorio, tiro potente e preciso. Roberto Boninsegna è stato uno dei più grandi attaccanti italiani del dopoguerra mettendo a segno ben 163 gol nel massimo campionato nell’arco di 366 presenze. Una media spaventosa, tenuta anche in nazionale, con nove centri in ventidue gare che sono valsi anche la conquista della medaglia d’argento ai mondiali di Messico 1970.

Tra le tante maglie blasonate che ha vestito, spiccano quelle di Inter e Juventus. Da ricordare la stagione 1970 -’71, con la vittoria dello scudetto con l’Inter e la conquista del titolo di capocannoniere, bissato l’anno successivo. Molto ricco anche il palmares in bianconero, con altri due campionati all’attivo, una coppa Italia ed una coppa Uefa.

Pianetagenoa1893.net ha intervistato Roberto Boninsegna per avere un parere autorevole sull’attesissimo match tra Genoa ed Inter.

Una partità all’insegna dell’imprevedibilità, tra due squadre con caratteristiche differenti: il Genoa punta sul collettivo, l’Inter sui solisti. Che gara si attende?

«Il Genoa è sempre riuscito a fare arrabbiare l’Inter, sportivamente parlando. Contro i nerazzurri, infatti, ha disputato spesso e volentieri delle grandi partite, mettendo in seria difficoltà gli avversari. Al “Ferraris”, inoltre, i rossoblù si esaltano, e quindi, per gli uomini di Mourinho, la sfida si annuncia ancora più dura».

In rapporto agli obiettivi per cui lottano, Genoa ed Inter possono contare su rose molto competitive…

«I buoni giocatori non mancano a nessuna delle due ma, facendo un discorso più generale, credo che l’Inter disponga dell’organico migliore dell’intera serie A. Nonostante ciò, ogni partita presenta le proprie difficoltà e anche quella con il Genoa ne nasconde parecchie».

Genoa – Inter sarà anche la partita degli assenti, con tanti forfait da una e dall’altra parte.

«E’ vero, si affronteranno due formazioni molto rabberciate. Milito e Thiago Motta ci avrebbero tenuto molto a scendere in campo ma sono stati fermati da infortuni. Anche Eto’o ha problemi e dubito che alla fine possa essere impiegato. In questo momento credo sia più probabile un tandem composto da Balotelli e Suazo».

Quali sono i punti deboli delle rivali di domani?

«L’Inter non so neppure se ne abbia. Viste le condizioni in cui arrivano all’impegno, però, credo che un ruolo fondamentale verrà recitato da coloro che sostituiranno gli indisponibili. Ripeto, sia Genoa che Inter hanno allestito due ottimi organici, anche se non paragonabili. Alcuni elementi, finora, sono stati impiegati con il contagocce, ma sabato sera avranno la possibilità di dimostrare il loro valore. La squadra che metterà in mostra i rincalzi maggiormente all’altezza sarà anche quella con più possibilità di spuntarla. Il Genoa, invece, tra le mura amiche riesce a cammuffarli molto bene. Non è un caso che le due battute d’arresto accusate finora siano avvenute entrambe lontano dal “Ferraris”. E’ altresì assodato che chi affronta i rossoblù nella cornice di Marassi abbia vita dura: lo dimostrano i risultati del campionato in corso e dell’ultima stagione. L’Inter è avvisata».

Claudio Baffico

 

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.