ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 .NET. – GRAZIANO CESARI: «Giudizio sui nuovi arbitri dietro la linea di fondo? Rimandati “a settembre”»

Rimandati “a settembre”. Questa è l’opinione di Graziano Cesari, ex arbitro internazionale e commentatore di Primocanalesport e Mediaset, riguardo alla nuova figura, fortemente voluta dal presidente Uefa Michel Platini, degli arbitri collocati dietro la linea di fondo. Ieri non sono accaduti episodi particolari: in alcune occasioni, però, i giudici non hanno saputo intervenire con la […]


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Rimandati “a settembre”. Questa è l’opinione di Graziano Cesari, ex arbitro internazionale e commentatore di Primocanalesport e Mediaset, riguardo alla nuova figura, fortemente voluta dal presidente Uefa Michel Platini, degli arbitri collocati dietro la linea di fondo. Ieri non sono accaduti episodi particolari: in alcune occasioni, però, i giudici non hanno saputo intervenire con la prontezza tanto auspicata.

Cosa ne pensa riguardo ai nuovi arbitri?

«Per adesso non si può dare un giudizio: è stata una prima prova, un esperimento. Era importante che i nuovi giudici di linea se potevano dare una mano agli arbitri principali. Ieri però ci sono state poche occasioni in cui sono potuti concretamente intervenire».

Ci può dire quali?

«Ad esempio il rigore non visto in favore del Salisburgo contro la Lazio: il giudice dietro la linea di fondo non l’ha rilevato. L’arbitro ha concesso la punizione al limite dell’area. Invece in Genoa-Slavia e Basilea-Roma non si sono rilevati episodi».

Ieri a Genova abbiamo notato che uno di essi era fuori dal rettangolo di gioco, mentre l’altro a volte vi entrava: qual è la posizione corretta?

«Dovrebbero essere al di fuori della linea di fondo. A volte però accade che, soprattutto nelle veloci azioni di contropiede, sono preoccupati da eventuali atti di violenza che sfuggono al controllo degli arbitri: in questo caso, si posizionano più avanti per poterli rilevare. Però l’Uefa ha raccomandato di non entrare in campo, altrimenti si corre il rischio di infastidire il portiere».

Ci sono stati però due gol fantasma…

«Ho notato in questi casi due differenti modi di agire. Nel caso della gara in Olanda, il giudice di linea ha spostato la testa perché non era perfettamente allineato con la porta: sembrava che si sporgesse dal balcone per vedere qualcosa. Invece, nel caso della gara in Romania era perfettamente allineato».

E’accaduto però anche un episodio dubbio a Bilbao…

«Sì, in quel caso c’è stata una simulazione in area di rigore. Era più vicino l’assistente dietro la porta, ma non è intervenuto: l’arbitro ha concesso la massima punizione. In questo caso, il giocatore invece di ingannare una sola giacchetta nera, lo ha fatto con tutti e sei».

Quando potrà entrare a regime il nuovo sistema?

«Se le posizioni di questi sestetti arbitrali saranno dettate dal caso, non ci sarà mai una vera introduzione del nuovo sistema. Viceversa, se i nuovi giudici, che hanno potere consultivo e decisionale, lavoreranno con l’arbitro principale in modo continuativo occorrerà decisamente meno tempo. Bisognerà registrare molte cose per questa nuova figura: le competenze, le specificità, le posizioni. Il loro compito principale è di vigilare sulle eventuali scorrettezze commesse dai calciatori in occasione dei calci piazzati: si dovrà lavorare molto su questo aspetto».

Marco Liguori

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