Se il Palermo è lì, a lottare tra le grandi, il merito è anche e soprattutto del suo presidente, Maurizio Zamparini, che anno dopo anno ha permesso a società e squadra di crescere in maniera esponenziale. Quante analogie con il Grifone di Preziosi. Personaggi lungimiranti e capaci, in grado di unire esigenze di budget con l’ingaggio di campioni di livello assoluto.
Domani sera, al “Ferraris”, si respirerà profumo d’Europa. Uno scontro diretto di sicuro interesse che, considerando l’equilibrio che si registra in questa stagione, potrebbe risultare addirittura decisivo. Per inquadrare il match, Pianetagenoa1893.net ha intervistato in esclusiva il presidente del Palermo Maurizio Zamparini.
Si affrontano due tra le squadre che giocano il miglior calcio della serie A: che partita si attende?
«Una gara piacevole, intensa, molto combattuta, che mette in palio tre punti molto pesanti per le rispettive ambizioni di due formazioni di valore che stanno dimostrando di poter puntare in alto. Speriamo che le aspettative siano mantenute».
Genoa e Palermo, come molte altre squadre, stanno facendo molto bene in casa mentre incontrano qualche difficoltà di troppo in trasferta. Qual è la sua spiegazione?
«La reputo una mancanza di personalità. Genoa e Palermo sono cresciuti molto ma non hanno ancora raggiunto il livello dei grandi club. Si tratta di un aspetto da migliorare ma è doveroso sottolineare che anche alcuni squadroni, quest’anno, lontano dalle mura amiche, raccolgono meno del solito. E se questa difficoltà la incontrano loro, a maggior ragione possono averla realtà della nostra dimensione».
Il Palermo è in piena lotta per un posto in Champions mentre, a suo avviso, l’obiettivo massimo del Genoa è la qualificazione in Europa League?
«No, anche i rossoblù sono in piena corsa per il quarto posto. La Fiorentina, in classifica, è a ridosso del Grifone ma ha già dichiarato di voler tentare la rincorsa per disputare i preliminari di Champions. Non vedo perchè non possa crederci anche il Genoa, che rispetto a noi ha un distacco inferiore».
Sei squadre in sei punti. Un campionato equilibrato che si preannuncia incerto fino al termine…
«E’ il tipo di stagione che mi sarei augurato di vivere e non posso nascondere di essere molto contento. Credo che il mio pensiero potrà essere condiviso dal presidente del Genoa Preziosi, la cui squadra gli sta regalando tante soddisfazioni».
Nel recente passato ci sono stati diversi trasferimenti sull’asse Genova – Palermo: da Bovo, ad Amelia, passando per Tedesco, Rubinho e Jankovic. Quali sono i rapporti tra le due società?
«Ottimi. Tra me e Preziosi non c’è mai stato il minimo problema, nè tantomeno tra il Genoa ed il Palermo. Se non fosse stato così, probabilmente lo scambio di portieri non sarebbe andato in porto. Strategie future? A dir la verità non ci siamo ancora sentiti ma posso anticipare che esistono tutti i presupposti affinchè venga rinnovata la comproprietà dello sfortunato Jankovic anche per il prossimo anno».
Claudio Baffico
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