ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – LUCA CHIAPPINO: «L’eliminazione dalla Coppa Italia? Non si può vincere sempre»

Non c’è niente di meglio della sosta per mettere a posto le idee e ragionare sugli errori commessi con la mente sgombra. PianetaGenoa1893.net ha quindi intervistato in esclusiva il tecnico della Primavera Luca Chiappino per fare il punto su questo primo scorcio di campionato. La Primavera annaspa a metà classifica, ma ha già conquistato la […]


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Non c’è niente di meglio della sosta per mettere a posto le idee e ragionare sugli errori commessi con la mente sgombra. PianetaGenoa1893.net ha quindi intervistato in esclusiva il tecnico della Primavera Luca Chiappino per fare il punto su questo primo scorcio di campionato. La Primavera annaspa a metà classifica, ma ha già conquistato la Supercoppa ad inizio stagione. I grifoncini sono stati eliminati dalla Coppa Italia dalla Juventus, ma mister Chiappino non fa drammi: «Non si può vincere sempre. L’anno scorso siamo stati gli attori di un’impresa storica. Inoltre in questa occasione c’erano molti assenti, anche se le riserve hanno saputo sopperire al meglio a questo problema: ci siamo comportati benissimo. Questa volta una serie di problemi, comprese appunto le assenze, ci hanno impedito di andare avanti in questa competizione. E non dimentichiamo che avevamo già vinto la Supercoppa».

Il tecnico dei “grifoncini” ogni anno ha il compito di amalgamare un gruppo completamente diverso da quello della stagione precedente: i giovani più promettenti, infatti, vengono invianti a farsi le ossa. «Fa parte del nostro lavoro – ha spiegato Chiappino – ci sono dei cicli e ogni anno bisogna ricostituire una nuova squadra. Ci vuole un po’ di tempo, ma ovviamente non si può pensare di aver già tutto pronto». L’allenatore della Primavera, riferendosi ai giocatori del vivaio, ha poi sottolineato che per sfondare «non bastano le qualità, ma serve anche una buona dose di fortuna». Invece, per questa stagione «vogliamo far bene in campionato qualificandoci alle fasi finali, ma soprattutto far crescere i giovani».

Andrea Ferrando

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