ESCLUSIVA PIANETAGENOA1893 – GIORGIO GARBARINI: «Bisogna pensare ad una partita per volta»

L'ex giocatore di Genoa e Samp ed attuale opinionista di Telenord analizza la stagione e le prospettive del Grifone


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Chi ha giocato il derby della Lanterna sia con la maglia del Genoa che con quella della Sampdoria può capire meglio l’atmosfera che si vive da una parte e dall’altra. Una vita in blucerchiato, ma un cuore anche e soprattutto rossoblù. In esclusiva per PianetaGenoa1893.net, Giorgio Garbarini parla della stracittadina di sabato e del futuro della squadra di Gasperini.

Secondo lei, è giusto che contro lo Slavia Praga Gasperini dia spazio a chi ha giocato di meno finora?

«Può essere corretto fare turnover, anche se io appartengo alla vecchia scuola: squadra che vince non si cambia. Ai miei tempi, infatti, si pensava di dover stravolgere meno possibile la formazione. È chiaro, però, che gli impegni sono ravvicinati e che c’è poco tempo per riposarsi. Parlo non sapendo ancora chi saranno gli undici che scenderanno in campo dal primo minuto. Ma Gasperini ha più meriti che difetti. È un allenatore imprevedibile: alcune volte mi lascia di stucco, altre volte perplesso. E quindi mi capita spesso di criticarlo, anche perchè talvolta il suo turnover è esagerato. Sinceramente, non ho mai indovinato una sua formazione. Il tecnico del Grifone ha azzeccato pienamente la scelta di schierare Sculli come centravanti: Beppe ha ricoperto quel ruolo spesso quando era ragazzo. Inoltre è un giocatore polivalente».

Pensa che l’entusiasmo post derby aiuterà il Genoa a far bene anche in Europa League?

«I rossoblù arrivano molto carichi dopo la vittoria contro la Sampdoria. Se si vince, inoltre, si sente meno anche la stanchezza. Credo che questo successo darà una mano al Grifone e farà bene soprattutto per il morale».

Un commento sul derby?

«È stata una vittoria netta e brillante: il Genoa si è rivelato superiore sul piano tecnico-agonistico. La prestazione della Sampdoria è stata pressochè nulla. Si sbaglia, però, dando la colpa a Del Neri per aver schierato come titolari vari giovani quali Cacciatore, Rossi e Poli. Si è detto che ci vogliono giocatori di esperienza nei derby, ma chi è sceso in campo in altre circostanze ha regalato ottime prestazioni. E, inoltre, la Sampdoria non ha una vasta disponibilità di giocatori. Secondo me, la chiave di lettura della partita è stata la marcatura su Cassano. L’errore delle squadre che hanno affrontato i blucerchiati è stato quello di marcarlo a zona, a quattro metri di distanza. La difesa del Genoa, invece, non gli ha lasciato gli spazi per giocare. E l’intera squadra ne ha risentito. Devo assolutamente dare un giudizio negativo su Palombo, Pazzini, Mannini e Padalino. La Sampdoria, inoltre, dopo venti minuti in superiorità numerica, avrebbe dovuto reagire. Se avessero segnato, sarebbe stato un problema serio per il Grifone. Magari non è facile trovare la via della rete, ma almeno bisogna dimostrare di provarci. La squadra di Del Neri non ha mai tirato».

Quali sono stati i giocatori decisivi?

«Palladino, Palacio e Sculli hanno scardinato la difesa blucerchiata. Milanetto ha disputato una gara eccezionale: ha corso molto ed è stato molto abile in fase di interdizione. Si è anche responsabilizzato, incaricandosi della battuta del primo rigore. E due anni fa qualcuno diceva che fosse un giocatore finito… Juric non sembrava appena rientrato da un infortunio: è apparso come un giocatore in gran forma. Il Genoa ha strapazzato la Sampdoria sulle fasce. Un appunto, però, va fatto soprattutto per la difesa. Come si è visto, se la retroguardia tampona, dà i suoi frutti».

Come vede la partita col Parma?

«Non è assolutamente facile. In difesa i ducali dispongono di Panucci, che gioca come libero, dieci metri dietro tutti: in un certo senso, il compito che svolgeva Ferrari l’anno scorso. A centrocampo ci sono Morrone e Galloppa, due giocatori molto importanti e veloci. Però il Genoa ha il vantaggio di giocare in casa. Ma credo che sia giusto pensare ad una cosa per volta».

In caso di vittoria, il Genoa farebbe un salto notevole in classifica.

«Giungerebbe a quota 26 punti. Le rivali del Grifone nella lotta Champions League, che ultimamente stanno vincendo, dovranno presto disputare partite ostiche in trasferta. Per esempio, la Sampdoria affronterà il Milan a San Siro. I blucerchiati, però, nella loro storia hanno dimostrato varie volte di riuscire ad uscire da una crisi con grande orgoglio. Ma il derby è stato un duro colpo. I rossoblù hanno l’opportunità di sorpassare i cugini».

A quali obiettivi può puntare, a suo parere, il Genoa?

«Considerando che quattro anni fa il Grifone militava ancora in serie C, mi accontento dei risultati che sta ottenendo. Inoltre, i rossoblù non sono mai stati impegnati nella lotta salvezza».

Crede che il Genoa abbia bisogno di qualche rinforzo?

«Dapprima si pensava ad un difensore centrale: ora, infatti, quel ruolo è di competenza di Moretti, che in realtà sarebbe un terzino. Ma io sono dell’idea che, se sai far giocare questa retroguardia, dà dei risultati. Gasperini ha tirato le orecchie a Bocchetti e il 23enne ha disputato un ottimo derby. Criscito, inoltre, gioca a centrocampo, ma è anche un ottimo difensore. Sokratis è molto veloce e Rossi è un tuttofare. Non si sa più con che aggettivi descrivere il capitano, ovviamente in positivo, per quello che ha fatto e sta facendo per questa squadra».

Andrea Ferrando

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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