Un bomber di razza, un grande intenditore di calcio. Ciccio Graziani ha chiuso la propria carriera da giocatore proprio nell’Udinese, il prossimo avversario del Genoa. Si è poi misurato con il ruolo di allenatore, sedendosi su panchine importanti fino all’approdo al Cervia per il noto reality “Campioni”.
Genoa e Udinese sono due squadre veloci, tecniche e fantasiose. Ci sono tutti gli ingredienti quindi per attendersi una partita spettacolare…
«Non c’è dubbio. Ricordo, ad esempio, la partita di due anni fa al “Friuli”. Vinse il Genoa al termine di una gara straordinariamente bella, con azioni a ripetizione e spunti tecnici notevoli. Prevedo una partita con tanti gol, dovuti anche allla filosofia delle due squadre: rischiare qualcosa dietro per pungere con maggior efficacia davanti. Udinese – Genoa non me la perderei per nulla al mondo».
L’Udinese è reduce dalla vittoria casalinga contro il Milan. Può correre il rischio di un certo appagamento?
«Vincere due partite consecutive in casa non è mai facile, soprattutto se queste cadono a distanza di tre giorni e se nella prima hai avuto ragione di una big come il Milan. Inconsciamente, infatti, può capitare di entrare in campo un po’ scarichi e senza la doverosa cattiveria agonistica. Credo che questo sia l’unico rischio per un’Udinese in grande forma e con un Totò di Natale già lanciatissimo in vetta alla classifica dei cannonieri».
Anche il Genoa, però, in settimana ha fermato ua grande come la Juventus…
«Si, ma il risultato finale è stato di parità e quindi la squadra sarà concentrata e carica per tornare al successo. Inoltre la rete subita alla fine potrebbe aver lasciato all’interno del gruppo una voglia di rivalsa, da gettare in campo nella sfida contro l’Udinese. Il pari con la Juve, al Genoa, può stare anche bene, anche se credo che fosse già preventivato sulla carta di tecnico e giocatori».
Quanto può contare il fattore campo nella sfida tra Udinese e Genoa?
«Per assurdo, giocare al “Friuli” potrebbe favorire il Genoa. Infatti la gente di Udine è estremamente ospitale e rispettosa, non alza mai i toni e si distingue per una grande civiltà. Caratteristiche che dovrebbero unire tutte le tifoserie d’Italia ma, purtroppo, come sappiamo, non è così. Per una formazione ospite, comunque, giocare in questo campo permette di esprimersi al meglio e di trovare le condizioni ambientali».
Claudio Baffico
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