ESCLUSIVA PIANETAGENOA-Roberto Perrone: «Derby deciso da un tiro in porta. Adesso la salvezza e poi programmare il futuro»

“Il Derby è stata una partita strana decisa da un solo tiro in porta, probabilmente il Genoa era convinto di battere agevolmente la Sampdoria ma così non è stato”. Roberto Perrone, autorevole firma del Corriere della Sera e tifoso rossoblu, ha analizzato ai microfoni di PianetaGenoa1893.net la sconfitta del grifone nella stracittadina e guardato al […]


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“Il Derby è stata una partita strana decisa da un solo tiro in porta, probabilmente il Genoa era convinto di battere agevolmente la Sampdoria ma così non è stato”. Roberto Perrone, autorevole firma del Corriere della Sera e tifoso rossoblu, ha analizzato ai microfoni di PianetaGenoa1893.net la sconfitta del grifone nella stracittadina e guardato al futuro: “Per questa stagione l’obiettivo è la salvezza tranquilla e questa squadra ha la potenzialità per restare nella massima serie, una volta raggiunti i 37 punti si potrà iniziare a programmare il prossimo campionato seguendo le linee guida di Gasperini. Livorno? Test importante, i rossoblu devono tornare dalla Toscana con almeno un punto in tasca”.

Quali sono i pregi e i difetti della squadra di Gasperini?

Nel primo Genoa, quello prima di Gasperini, c’era una mancanza di equilibrio e le potenzialità della squadra non venivano quasi mai espresse. Adesso invece si nota una ricalibratura dell’assetto tattico e un’esplosione dei valori tecnici.

Nel Derby che Genoa ha visto? Serata no oppure maggiore fame da parte della Sampdoria?

La stracittadina è stata una partita molto strana decisa da un tiro in porta, nel calcio solitamente chi tira di più riesce a portare a casa il risultato; la Sampdoria ha fatto proprio questo. Il Genoa è sembrato troppo velleitario e convinto, almeno all’inizio, di riuscire a vincere la gara con facilità ma così non è stato. Resta il grande dispiacere di non aver portato a casa un risultato positivo in quanto la Sampdoria non è una squadra molto forte ma bisogna sottolineare il buon lavoro fatto da Mihajlovic nelle ultime settimane, in poco tempo è riuscito a rivitalizzare il team blucerchiato. Nel calcio accadono le cose più strane, nessuno si aspettava l’emersione di Maxi Lopez dall’oblio nel quale era sperduto, eppure ha realizzato il goal decisivo. Per quanto riguarda il Genoa è mancato in fase realizzativa e poi è stato penalizzato dal terreno reso pesante dalla pioggia.

Il Genoa non è brillante in fase offensiva, alla luce di questo il mercato deve essere considerato buono ma incompleto oppure carente?

Il mercato è stato quello che si è potuto fare. Bisogna guardare in faccia la realtà e rendersi conto che le finanze a disposizione non erano cospicue, i tifosi fanno fatica a rendersi conto di questo ma il momento storico non consente molto di più. Il Genoa aveva in mente alcune operazioni per dare maggiore quadratura e completezza alla rosa ma i due pezzi che potevano essere ceduti, per rimpinguare le casse dei fondi destinati agli acquisti, alla fine sono rimasti a Genova. Kucka si è fatto male ed è sparito e Antonelli alla fine non è stato ceduto, certo sono giocatori di notevole spessore ma il loro addio poteva essere utile per portare in rossoblu due attaccanti esterni di livello capaci di sostenere Gilardino. In Italia il mercato è stato all’insegna delle “nozze con i fichi secchi”un po’ per tutte le squadre; si può essere contenti o meno ma la situazione è questa.

Livorno test di massima importanza?

Il Livorno è una squadra non facile da battere e il cambio di allenatore ha portato nuova linfa vitale all’ambiente. “Sei del Genoa e vuoi anche vincere?”, riprendo il detto del grande Pippo Spagnolo e poi staremo a vedere. I rossoblu storicamente sono molto sfortunati, infatti incontreranno la squadra Toscana proprio nel momento di ripresa di Emeghara, un giocatore del quale non si sentiva parlare da mesi. Sarà una trasferta difficile dalla quale bisognerà uscire con almeno un punto in tasca per rifarsi della sconfitta di lunedì. Il Genoa ha le potenzialità per restare in Serie A e raggiungere agevolmente la quota salvezza; una volta al sicuro si potrà ristrutturare la squadra seguendo le idee di Gasperini. L’importante sarà ascoltare il mister e costruire una squadra che abbia senso perché dal suo addio così non è stato fatto, adesso che è tornato le cose dovrebbero cambiare.

Riccardo Cabona

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