ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Roberto Beccantini: «Il Genoa farà  capire se la Juve ha superato la sindrome da squadre medie»

«Ogni partita della Juventus è una lotteria e il Genoa può darle fastidio». E’ la precisa analisi svolta in esclusiva per Pianetagenoa1893.net da Roberto Beccantini, giornalista di grande fama ed esperienza, sulla gara di dopodomani allo stadio Olimpico di Torino. Sarà una gara aperta e combattuta, visto «che entrambe le squadre sono molto imperfette. E’ […]


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«Ogni partita della Juventus è una lotteria e il Genoa può darle fastidio». E’ la precisa analisi svolta in esclusiva per Pianetagenoa1893.net da Roberto Beccantini, giornalista di grande fama ed esperienza, sulla gara di dopodomani allo stadio Olimpico di Torino. Sarà una gara aperta e combattuta, visto «che entrambe le squadre sono molto imperfette. E’ mancato loro qualcosa per giocare una stagione a livelli decisamente migliori» sottolinea il mitico Beck.

Sarà una gara da “mezzogiorno di cuoco” o “di fuoco” come all’andata: ciò potrebbe avere influenze sul rendimento dei giocatori?

«E’ una curiosa coincidenza che come all’andata si giocherà alle 12.30. Però c’è la variante che siamo nel periodo dei primi caldi: magari qualcuno potrebbe esserne condizionato».

Con la vittoria sulla Roma la Juventus ha superato il suo periodo difficile?

«E’ difficile rispondere con certezza. Bisognerà vedere se il Genoa potrà contribuire con la sua forza a evidenziare la “guarigione” della Vecchia Signora. Il problema della Juventus è proprio questo: è grande con le grandi squadre ed è piccola con le altre.

Ciò sembrerebbe favorire il Genoa…

«Voglio spiegare meglio con un dato statistico ciò che ho detto poc’anzi. Da quando sono tornati in serie A nel 2007 i bianconeri hanno un bilancio positivo nei confronti diretti con l’Inter, positivissimo con la Roma e in pareggio col Milan. Non lo è in quelli indiretti. Quindi il Grifone dimostrerà se la Juve ha fatto tesoro dei suoi errori oppure no. Voglio ricordare un precedente: dopo la grande vittoria sull’Inter, andò a Lecce e perse 2-0 contro una squadra decimata e iniziò a cadere».

All’andata il Genoa affrontò la Juventus con Ballardini che era subentrato a Gasperini due turni prima e perse: stavolta il tecnico romagnolo ha una squadra più consona ai suoi schemi per affrontare questa gara difficile?

«Io sono contrario al cambio di allenatore in corsa, anche se da Napoli mi diranno che non è così: meglio Mazzarri che tenersi Donadoni. Devo dire che il Genoa è stata una grande delusione poiché l’avevo inserita al quarto posto nella mia griglia di inizio campionato. Posso anche dire che me ne ero invaghito».

E la Juve?

«Al settimo posto».

Tornando al Grifone cosa l’ha delusa?

«Mi fidavo molto della coppia Preziosi-Gasperini. Poi Preziosi non si è più fidato del suo tecnico e io ne ho dedotto di aver fatto male a fidarmi del presidente rossoblù. Avevo sottovalutato gli effetti di questa continua giostra che svolge Preziosi durante il calciomercato».

Cambio la mia domanda precedente: il Genoa ha possibilità di fare risultato a Torino?

«Con la Juve attuale tutto è possibile e tutti hanno chances. La formazione di Delneri può battere molte squadre, ma tutti possono sconfiggerla. Basta sfogliare la cronaca del campionato per capire la sua forza e la sua debolezza».

Sarà una partita “cappa e spada” come ci ha descritto tempo fa?

«Probabilmente sì, poiché la Juventus quest’anno è molto strana. Difficile pronosticare uno 0-0: prevedo una partita “mossa” con numerosi capovolgimenti di fronte come nel solco della tradizione. Anche il numero dei gol subiti dalle difese lo lascia supporre: 34 per i rossoblù quattro in meno per la Juventus. Però l’attacco genoano è uno dei peggiori con 29 gol, contro i 47 di quello bianconero».

Ci sono giocatori del Genoa che ritiene interessanti?

«Su tutti Criscito che peraltro non sarà in campo perché squalificato. La sua cessione alla società di Preziosi è stato uno dei tanti errori commessi dalla dirigenza bianconera: fossi stato in loro non lo avrei mai venduto. E’ un giocatore che può giocare sia come difensore che come centrocampista esterno: caratteristiche non facili da trovare nel panorama del calcio internazionale. Anche Palacio è uno dei talenti scoperti da Preziosi: se dovesse giocare domenica creerà certamente problemi alla difesa juventina».

Marco Liguori

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