ESCLUSIVA PIANETAGENOA – Mirco Gasparetto: «Vedo un Genoa corsaro a Verona»

Si prospetta un grande esodo di tifosi rossoblù verso il Bentegodi. La squadra di Ballardini sta attraversando un momento difficilissimo, dopo l’ennesimo pareggio casalingo di sabato scorso. conquistare punti a Verona sarà quasi un obbligo, per poter sperare ancora nella salvezza. In questi anni molti giocatori hanno vestito le due casacche, uno di questi è […]


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Si prospetta un grande esodo di tifosi rossoblù verso il Bentegodi. La squadra di Ballardini sta attraversando un momento difficilissimo, dopo l’ennesimo pareggio casalingo di sabato scorso. conquistare punti a Verona sarà quasi un obbligo, per poter sperare ancora nella salvezza. In questi anni molti giocatori hanno vestito le due casacche, uno di questi è Mirco Gasparetto che nel 2007, grazie ai suoi gol, contribuì alla storica promozione in A del Grifone. Attualmente gioca tra le fila del Real Vicenza, in serie D.

Domenica per il Grifone sarà una partita fondamentale. Che partita si aspetta?

Conoscendo il Chievo da vicino so come affrontano le partite, e scenderà in campo molto determinato, per conquistare i punti che gli garantirebbero la serie A matematicamente. Io confido però nel Genoa e nella sua rosa e credo che riusciranno a portare a casa la vittoria, che sarebbe fondamentale per la lotta salvezza. Sarei felice di vedere i rossoblù esultare dopo tanto tempo.

Sprint salvezza alle battute finali, crede che con meno di 40 punti si possa rimanere in serie A?

Ma io credo che con 38 punti si ci può salvare. Vedo il Genoa favorito, per blasone e per i giocatori che ha in rosa. Poi non posso immaginarmi un Grifone in serie B, visto che in questi anni Preziosi ha fatto vedere grandi cose, però è mancata continuità.

Quali sono a suo parere le motivazioni di una stagione così brutta, che vede la squadra di Ballardini penultima a cinque giornate dalla fine.

Le motivazioni sono molteplici, ma sicuramente i continui cambiamenti non fanno bene. Questo può essere il pregio o il difetto del presidente, che vuole sempre migliorare comprando decine di giocatori. Ma io credo che la continuità nel nostro campionato sia fondamentale. Certamente io esprimo opinioni non vivendo lo spogliatoio, quindi è ancora più difficile commentare. Comunque mi sembra impossibile vedere il Genoa così in basso, avendo un pubblico così caldo, che vive per i colori rossoblù. Soffro a vedere il Grifone immischiato nella lotta per non retrocedere.

Il calore smisurato dei tifosi, può essere un’arma a doppio taglio?

Le tensioni ci sono sempre. Un giocatore maturo può supportare il peso di una tifoseria calda, e il Genoa è composto da giocatori veri, con grande esperienza. Io crede che nella testa e nelle gambe dei giocatori non pesi il calore del pubblico, ma la posizione di classifica. I giocatori si devono far trascinare dalla Gradinata, così come ho fatto io quando militavo nel Grifone, perché riescono a far uscire il meglio di te.

Se lei fosse all’interno di questo spogliatoio cosa farebbe per aiutare i suoi compagni ad uscire da questo momento.

Bisogna essere uomini e prendersi delle responsabilità. Bisogna provare, senza aver paura di sbagliare, perché alle spalle hai una città, una tifoseria che merita rispetto. I giocatori sono dei professionisti e devono giocare al 100% delle loro possibilità, anche se più il tempo passa più il pallone pesa. Capisco anche che giocare per non retrocedere è molto più difficile che giocare per vincere, però bisogna lottare fino alla fine.

Lei chi vede come vero trascinatore di questa squadra?

La difesa del Genoa è composta da gente importante come Manfredini e Portanova, i quali sono usciti a testa alta dallo scandalo scommesse. Ma in questi casi qua l’attaccante ha un ruolo fondamentale, deve trovare la giocata che sblocchi la gara, essere cinico al massimo, ma deve saper aiutare i compagni anche nei momenti di difficoltà della gara.

Parliamo di lei. Ha vissuto nel 2007 a Genova una stagione esaltante, conquistando una storica promozione.

Io Genova la porto nel cuore. E’ stata una stagione fantastica per me, mi sono divertito come non mai. Dopo la mia esperienza genovese non sono più riuscito a toccare traguardi così importanti a livelli personali, anche se ho raggiunto la serie A con il Chievo, ma non con così tante emozioni. E’ stata la ciliegina della mia carriera.

Attualmente milita in serie D. Scelta di vita?

L’anno scorso ero in C1, ma con le nuove regole per i “vecchietti” è più difficile. Gioco vicino a Verona, nel Real Vicenza, mi sto divertendo e togliendo soddisfazioni.

Chiudiamo con un pronostico.

Prevedo un gol di Marco Borriello al 75’, che garantirà la vittoria. Mi auguro che sia lui a salvare il Grifone, perché è tornato con grande voglia, per lottare ancora una volta con quella maglia, che una volta indossata ti rimane addosso.

Alessandro Casu

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