Un inaspettato punto d’oro sotto l’albero

Sopraggiungerà gradito il pareggio che non speravi. Permettetemi, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, di parafrasare un celebre verso di Orazio che calza a pennello con il meritatissimo risultato colto dal Genoa sul campo dell’Inter. Avevo auspicato in settimana ai microfoni di Radio Babboleo News e Radio 19 che il Grifone non […]


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Sopraggiungerà gradito il pareggio che non speravi. Permettetemi, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, di parafrasare un celebre verso di Orazio che calza a pennello con il meritatissimo risultato colto dal Genoa sul campo dell’Inter. Avevo auspicato in settimana ai microfoni di Radio Babboleo News e Radio 19 che il Grifone non doveva andare a Milano con lo spirito dell’agnello sacrificale: per fortuna e abilità di tutti i protagonisti rossoblù così è stato ed è arrivato un punto d’oro sotto l’albero di Natale. E, proseguendo con Orazio, “nuc est bibendum”: ora bisogna bere per festeggiare.

Il risultato di 1-1 ha alcuni effetti positivi: il primo sul morale della squadra che ha dimostrato, nonostante i tanti problemi, di essere viva e vegeta. La “Delneri band” ha saputo anche reagire all’assenza (con polemiche a raffica) di Borriello. Detto ciò, il tecnico ha avuto il merito di rendere più mobile il suo 4-1-4-1 e i suoi uomini hanno applicato alla perfezione i suoi dettami. Le fasce sono state chiuse ai nerazzurri e la linea mediana Bertolacci-Kucka ha corso e blindato le iniziative di Gargano e Cambiasso. Anzi, sulle linee esterne Vargas e Rossi hanno tenuto più volte sotto scacco gli esterni avversari. Finalmente si è vista una difesa compatta e decisa che ha alzato un muro davanti al trio Cassano, Milito e Palacio, che hanno avuto ben poche palle giocabili dal reparto mediano grazie al pressing asfissiante del centrocampo rossoblù. Unica sbavatura: l’azione del pareggio di Cambiasso, lasciato libero di segnare. Si è passati dalla manovra a “brettio” (o meglio “a brettio come i bacchè) a una ordinata e precisa, dove ogni giocatore aveva il suo compito.

Una menzione a parte per Ciro Immobile, che ha offerto una prestazione double face. Delneri ha finalmente capito che non deve essere collocato come centroboa solitario in area di rigore avversario, ma deve spaziare lungo tutto il fronte d’attacco. L’attaccante napoletano ha dato il meglio di sé, centrando prima l’unico tiro tra i pali di tutto il primo tempo e poi segnando il gol del momentaneo vantaggio. L’altra faccia, quella decisamente poco piacevole, è rappresentata dal gesto di zittire i tifosi che lo avevano beccato dopo le ultime prestazioni non proprio esaltanti. Anche i fischi si devono accettare per crescere. Anzi, possono essere un’occasione per essere spronati a far meglio. Comunque sia, è bene chiudere anche questa polemica: occorre lavorare tutti insieme per la salvezza.

Un napoletano che resta e uno che, probabilmente, andrà via. L’idea di cedere Immobile al Palermo c’è stata: si è parlato anche della cessione della metà del Genoa, oltre che il suo eventuale prestito, ma per ora sembra che tutto sia rientrato. Invece l’interesse per Floccari del Genoa è noto ed è possibile che Borriello possa andare via. Come ha affermato Gianluca Di Marzio c’è l’ipotesi Inter: ma nulla è ancora definito. Probabile che nella settimana tra Natale e Capodanno si capirà meglio la situazione del mercato rossoblù.

In attesa degli ulteriori sviluppi e della gara col Bologna del 6 gennaio prossimo auguro a tutti voi, cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso che ci seguite con affetto, un sereno Natale e un felice anno nuovo (con O Confêugo con fiamma alta e dritta in segno benaugurante) nel segno di Pianetagenoa1893.net.

Marco Liguori

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