Un Grifone poco offensivo da cambiare

Breve premessa iniziale arbitrale. Ieri, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, Genoa danneggiato dal gol del 3-2 del Siena a Pescara che consente ai toscani di avere un vantaggio sui rossoblù. Oggi Orsato ha distribuito errori e indecisioni ai due contendenti nel derby: non c’è assolutamente da stare allegri, rientra nella mediocrità […]


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Breve premessa iniziale arbitrale. Ieri, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, Genoa danneggiato dal gol del 3-2 del Siena a Pescara che consente ai toscani di avere un vantaggio sui rossoblù. Oggi Orsato ha distribuito errori e indecisioni ai due contendenti nel derby: non c’è assolutamente da stare allegri, rientra nella mediocrità della classe arbitrale. Nel primo tempo: Matuzalem graziato per il brutto fallo su Kristicic. Poi gomitata in area di Poli a Borriello che lo stende: ma l’arbitro non interviene.

Episodi arbitrali a parte, il Grifone ha mostrato poco ordine e bassa capacità di essere pericoloso sotto la porta avversaria. E non è solo una sensazione, ma ci sono anche le statistiche della Lega di A che lo confermano: 30,9% contro l’ancora più basso 23,9% della Sampdoria. Per i rossoblù tre tiri in porta su 7 totali contro un tiro nello specchio di Frey su tre degli avversari. Da ciò è scaturita il basso livello spettacolare, tecnico e, a tratti, agonistico, del derby. In tanti si sono chiesti perché Ballardini ha schierato il 3-5-2 con uomini essenzialmente da marcatura, ma anche con giocatori non al top della forma. La risposta l’ha data lo stesso tecnico in conferenza stampa: Kucka con i problemi al ginocchio, Matuzalem fuori forma. Se la linea di centrocampo presenta questi problemi e non avendo ricambi cosa si fa? Si cerca di non rischiare, predisponendo una formazione di contenimento inclusi gli esterni Pisano e Moretti, e cercando di logorare l’avversario. Cosa succede però in una situazione simile? Di più: cosa succede se il regista non è (gol a parte) in condizione? Elementare: non arrivano palloni per gli attaccanti che se li devono andare a prendere. Se poi uno di essi, Immobile, è usato fuori ruolo, e in più non fa niente per cercare di uscire dallo stato di “trance” in cui è entrato, ecco che l’attacco fa cilecca. Tutto ciò ha fatto arrabbiare Borriello che ha dovuto fare tutto lui nel settore avanzato. Molto probabilmente la soluzione 3-5-1-1 con Bertolacci trequartista avrebbe avuto un esito diverso. Torno un attimo sulla questione ricambi: se non c’è Kucka chi lo sostituisce? Nessuno. Se Matuzalem è assente chi gli può subentrare: c’è Tozser ma, come detto più volte, è un giocatore poco adatto al campionato italiano.

Con il pareggio di oggi nel derby, il Genoa è piombato in piena zona B a pari punti col Palermo e a due punti dal Siena. Distanza non insormontabile, ma il problema è che il Grifone ha i piombi sulle ali. Avrebbe dovuto battere i toscani nell’incontro decisivo (anche se si era detto che non lo era) in casa: adesso sarebbe tutt’altra musica. Sabato pomeriggio al Tempio arriva l’Atalanta. Mancheranno Borriello (chi gliel’ha fatto fare di protestare e prendersi il giallo?) e Vargas, squalificati. Penso a uno schieramento più offensivo per cercare di costringere gli avversari dal primo minuto: magari un 4-3-3. Anche perché il Genoa, dopo l’ultimo successo con l’Udinese, ha segnato sei gol in sette partite. E’ possibile almeno pensarci?

Marco Liguori

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