Un Grifone dal “crescendo rossiniano”

Ci voleva proprio una vittoria che scacciasse i fantasmi del secondo tempo visto contro l’Entella mercoledì scorso. Il successo odierno con l’Empoli dà morale ma sia ben chiaro, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, non c’è motivo di esaltarsi: così come non occorreva autoflagellarsi per il 2-1 subito a Chiavari. Oggi il […]


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Ci voleva proprio una vittoria che scacciasse i fantasmi del secondo tempo visto contro l’Entella mercoledì scorso. Il successo odierno con l’Empoli dà morale ma sia ben chiaro, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso, non c’è motivo di esaltarsi: così come non occorreva autoflagellarsi per il 2-1 subito a Chiavari. Oggi il Genoa ha mostrato un “crescendo rossiniano”: primo tempo con gioco a sprazzi, con la difesa infilata dai contropiede di Saponara e Pucciarelli con la partecipazione di Maccarone che anche nella ripresa ha messo in difficoltà Lamanna. Costa bloccato dagli avversari, Cissokho non esaltante sulla fascia sinistra, Perotti come trequartista non convince molto: ma iniziava a notarsi Kucka nel finale con una discesa arrembante verso l’area avversaria.

 

Ripresa diversa: il Grifone ha iniziato a fare l’Empoli. Mi spiego: gli uomini di Gasperini hanno sfoderato una forma atletica smagliante che ha consentito loro di giocare in velocità e con contropiede molto incisivi. E così soltanto il palo ha negato a Tino Costa la gioia del gol. Il “diesel” Kucka è uscito alla distanza: ha iniziato a sfoderare azioni a percussione da centrocampo e a mettere in difficoltà la retroguardia toscana. In una di queste sue discese, il “panzer” rossoblù si è procurato un rigore, trasformato da Perotti che sulla fascia sinistra è decisamente (a mio modesto avviso) più efficace. Nel finale un episodio che speriamo non accada in campionato o in Coppa Italia. L’assistente dell’arbitro ha un’indecisione fatale che sbandiera un fuorigioco dubbio a Gakpé che era quasi da solo contro il portiere avversario, ma il direttore di gara ha lasciato correre: il rossoblù si è fermato in area, ma sull’invito dell’arbitro a proseguire ha provato a ripartire ma la frittata era ormai fatta. Ha perso il tempo per il tiro ed è stato fermato dagli avversari.

 

A proposito di Perotti: domani scade il termine dato dal presidente Preziosi. Secondo me, l’attaccante argentino dovrebbe rimanere al Genoa: l’Inter è ancora presa dalla campagna cessioni. Ovviamente, il tutto è da prendere con la clausola “se non ci saranno eventuali variazioni” entro fine mese: nel calciomercato può accadere sempre tutto e il contrario di tutto.

 

Segnali dunque positivi dalla gara di Massa a 15 giorni dall’inizio del campionato: si attendono ovviamente ulteriori controprove. Passo e chiudo!

 

Marco Liguori

 

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