L’estate rossoblù inizia come al solito, e cioè con Preziosi che vende i pezzi pregiati prima ancora dell’inizio ufficiale del mercato, previsto per il 1° luglio. Iago Falque è già decollato verso Roma in compagnia di Bertolacci. Perotti resta in attesa di partire verso Inghilterra o Spagna. Operazione straordinaria per le casse del Genoa, da circa 25 milioni di euro di plusvalenza, milione più, milione meno.
Personalmente ritengo che il vero rammarico non debba essere la mancata partecipazione alla Europa League su cui tutti si sono concentrati e infuriati, o la partenza del singolo calciatore. Il mio personale vero rammarico è il non aver provato, con uno sforzo comune società-istituzioni-calciatori-tifosi, a lottare per lo scudetto nella stagione 2015-2016. Dal terzo posto del dicembre 2014, in sei mesi esatti, il Genoa è riuscito a vendere “solamente” Antonelli, Sturaro, Bertolacci, Iago Falque, Matri, Perotti. Tutti giocatori costati pochissimo o totalmente ammortizzati.
Con due innesti due, Thiago Motta e Criscito entrambi in scadenza di contratto, il Grifone avrebbe potuto lottare per lo scudetto. Magari non ci sarebbe riuscito, ma ci avrebbe provato. E senza grandi investimenti di mercato. Ci sono momenti nella storia in cui certe opportunità si materializzano, per bravura ma anche per casualità. Ed è doveroso capire il momento e provare a sfruttare l’opportunità.
La sensazione è che Preziosi quest’anno abbia buttato via molto più di una partecipazione all’Europa League.
Federico Santini
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