Linea mediana, trequarti e fasce: le chiavi di Genoa-Inter

Dopo il pareggio contro il Torino all’Olimpico, il Genoa è chiamato a una prova molto importante contro l’Inter: salvare la stagione evitando la retrocessione. Considerata l’ora in cui si giocherà, sarà un “mezzogiorno di fuoco” come il film con Gary Cooper e Grace Kelly. Davide Ballardini adotterà il 4-3-1-2 già utilizzato contro Inter e Pescara. […]


Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Dopo il pareggio contro il Torino all’Olimpico, il Genoa è chiamato a una prova molto importante contro l’Inter: salvare la stagione evitando la retrocessione. Considerata l’ora in cui si giocherà, sarà un “mezzogiorno di fuoco” come il film con Gary Cooper e Grace Kelly. Davide Ballardini adotterà il 4-3-1-2 già utilizzato contro Inter e Pescara. A meno di eventuali ripensamenti dell’ultimo minuto il tecnico schiererà nella difesa a quattro come terzino destro (o esterno basso di difesa, come si dice adesso) Granqvist. Un ruolo in cui mister Saab si è trovato a mal partito: rivedere il gol subito da Sculli domenica scorsa. Portanova e Manfredini confermati al centro, Antonelli a sinistra con compiti di appoggiare la manovra offensiva. A centrocampo è difficile che “Patton” inserisca Kucka dal primo minuto: al suo posto nuovamente Rigoni, con Matuzalem in cabina di regia e Vargas a sinistra. In attacco torna il “trio delle meraviglie”: Bertolacci sulla trequarti in appoggio al duo Borriello-Floro Flores.

Come si disporrà in campo e con quali uomini l’Inter stramaccioniana? E’ un vero rebus, considerate le tante assenze soprattutto in difesa. Per non scrivere “a fari spenti nella notte” (citando Lucio Battisti) chiedo aiuto ai colleghi di Gazzetta.it e riprendo le loro ipotesi. Stramaccioni dovrebbe (il condizionale è rigorosamente d’obbligo) schierare i suoi uomini con un 4-3-2-1. Due trequartisti come Alvarez e Guarin a supporto di Rocchi unica punta: Cassano sarà in panchina, è stato convocato dopo uno stop forzato per infortunio e non è schierabile dal primo minuto. Questa soluzione potrebbe mettere in difficoltà il Grifone: Bertolacci potrebbe essere costretto a retrocedere a centrocampo spesso in fase di marcatura. Occorrerà dunque bloccare i due nerazzurri: avranno molto da fare Rigoni e Vargas, che dovranno cercare di bloccare Alvarez e Guarin, liberando Matuzalem per i suoi compiti di dettare i tempi della manovra. Insomma, la gara potrebbe giocarsi tra la linea mediana e la trequarti, sperando che giungano numerosi palloni per i due attaccanti rossoblù. Borriello e Floro avranno una buona occasione per ben figurare: i due centrali nerazzurri sono Ranocchia, in questo periodo non al top, e il giovane Pasa (19 anni), che nei due ultimi impegni contro Napoli (esordio in A) e Lazio non ha certo brillato. Le tante assenze costringeranno il tecnico nerazzurro a una soluzione d’emergenza per i due terzini, ma che può rivelarsi interessante: Schelotto a destra e Nagatomo a sinistra. Il giapponese potrebbe essere un brutto cliente per Granqvist sulla fascia, a causa della sua velocità che è la sua arma principale. Sull’altra fascia scintille tra Schelotto e Antonelli, duello di lusso tra due nazionali. Trio di centrocampo molto “pesante” con Kuzmanovic, Kovacic e l’espertissimo Cambiasso. Non mi stanco mai di dire che oltre alla tattica e ai moduli occorre per una gara il più possibile favorevole al Genoa un elemento: lo sguardo benevolo del dio tutto suo che protegge il Grifone, di cui parlava il professor Scoglio. Ne avranno tanto bisogno i giocatori rossoblù per scardinare la tradizione negativa contro l’Inter (squadra mai battuta dal ritorno in A nel 2007) e per conquistare i punti salvezza.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO CONSENTITA SOLO PER ESTRATTO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.