C’è un vincitore finora nel giugno appena trascorso tra comproprietà e le tante voci di calciomercato riguardanti il Genoa. Sono gli oltre 11mila tifosi che hanno rinnovato il proprio abbonamento: un importante atto d’amore incondizionato verso la squadra. A ciò occorrerà aggiungere anche coloro che sottoscriveranno la tessera per il Tempio e quelli che acquisteranno i pacchetti delle pay tv. La società dovrà tenere conto di questa fiducia della tifoseria, giunto nonostante la seconda mediocre stagione consecutiva conclusa con una salvezza risicata. Il pubblico genoano meriterebbe molto, tanto, di più.
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Nell’ultima assemblea l’amministratore delegato Alessandro Zarbano ha parlato giustamente di costi da tagliare. Gli stipendi dei calciatori, assieme agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei giocatori (comunemente chiamati “cartellini”), sono la principale voce di costo non solo del Genoa ma di tutto il movimento calcistico italico. In un periodo come quello attuale, non si comprende come mai il mondo del pallone non attui la politica svolta da tutti gli altri settori aziendali: tagliare senza pietà i costi. Comunque sia, l’intento del Grifone è più che prudente e giustificato. Occorrerà però non commettere più l’errore di acquisire giocatori di età elevata che pretendono ingaggi proporzionati alla propria anzianità professionale e non alle proprie prestazioni. In questo contesto, ci si augura che l’operazione Santana (che, preciso, proviene fortunatamente da una stagione in ripresa a Torino) non ricalchi questo andazzo: è vero che occorre esperienza in campo, ma occorre altrettanta forma fisica. Soprattutto per un modulo come quello che si ipotizza che adotti il nuovo tecnico Fabio Liverani: il 4-3-2-1, l'”albero di Natale” che esalta molto la velocità e il contropiede. Per adottarlo occorrono: un regista con grande visione di gioco, esterni che sappiano difendere e accompagnare la fase offensiva, due “mastini” a centrocampo, due trequartisti che sappiano proporre palloni e aprire spazi per l’unica punta che deve essere veloce e saper finalizzare al massimo le occasioni da rete. Riguardo all’attacco, è giusta l’idea del presidente Preziosi di confermare a tutti i costi Borriello: un accordo con la Roma, a quanto sappiamo anche noi, si dovrebbe trovare nel corso di questa settimana attraverso lo scambio con Gilardino. Così come è giusta l’intenzione di voler prendere un’altra punta centrale: bisognerà però vedere se Bianchi accetti il ruolo di comprimario.
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Nel bailamme di voci che accompagnano puntualmente il Genoa a ogni sessione di mercato, manca però un ruolo. Finora non ci sono nomi papabili per quello di terzino destro (visto che, come sembra, si giocherà con la difesa a quattro) che la scorsa stagione è stato il principale tallone d’Achille della squadra. Per carità, non è un problema irrisolvibile, considerato che il calciomercato è iniziato appena ieri e si concluderà il 2 settembre alle ore 23: con buona pace degli addetti ai lavori che molto probabilmente dovranno aspettare le ore notturne dell’ultima giornata di quel “terribile” lunedì. Finora i rumors tra gli operatori tacciono al riguardo. Sono andati via Pisano, Tomovic e Cassani, ma ancora non si notano all’orizzonte i nomi dei possibili sostituti. Sarà molto probabilmente a breve uno dei cavalli di battaglia del mercato rossoblù.
Marco Liguori
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