Ciak si gira il film rossoblù: ma ha ragione Gasp, ci vuole un regista

L’ampio bottino di gol ha ristorato tutti voi, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso. Il risultato dell’amichevole di Neustift fa poco testo. Considerando la modesta caratura dell’avversario (che però ha resistito per 23 minuti prima di capitolare) si è visto un abbozzo di gioco sulle fasce, con Rosi, Antonelli e Perotti a […]


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L’ampio bottino di gol ha ristorato tutti voi, miei cari amici genoani da Boccadasse al Mato Grosso. Il risultato dell’amichevole di Neustift fa poco testo. Considerando la modesta caratura dell’avversario (che però ha resistito per 23 minuti prima di capitolare) si è visto un abbozzo di gioco sulle fasce, con Rosi, Antonelli e Perotti a scagliare a turno cross verso l’area, dove Matri ha catturato e sfruttato diversi palloni. Interessante l’esperimento di Kucka e Antonelli che a volte svolgevano incursioni nell’area della Val Stubai. Da rivedere la fase difensiva con avversari più consistenti: comunque Sturaro, Bertolacci e Greco hanno coperto il trio difensivo De Maio-Burdisso-Marchese.

Il comandante Gasperini guarda però con saggezza già al futuro. E a ragione: occorrerà trovare un regista, che sappia dettare i tempi della manovra, così come ha sempre avuto nelle sue squadre. Oggi non occorreva, ma nelle gare ufficiali sarà molto importante per far passare la squadra dalla fase offensiva a quella difensiva. Il tutto con rapidità di esecuzione, come una “fisarmonica” che sappia disorientare gli avversari. La scelta di Rigoni del Chievo sarebbe felice: in più sarebbe anche un giocatore ben solido fisicamente, come il suo compagno Hetemaj che occorrerebbe nella linea mediana. Proseguire la stagione con registi improvvisati come Greco e Bertolacci (che hanno altri compiti) non è pensabile se non in casi di emergenza. Altri nomi di “interni di regia” (per dirla alla Sandro Ciotti) di esperienza (e che non costino molto) almeno nel campionato italiano non sembrano essere disponibili. Però il presidente Preziosi ci ha abituato alle sorprese: il 1° settembre, data di chiusura del mercato, è ancora lontano…

Marco Liguori

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