Aspettando godrò

Miei cari amici e amiche rossoblù da Boccadasse al Mato Grosso siamo vicinissimi allo conclusione dello scambio tra Genoa e Milan El Shaarawy-Merkel. Molti di voi hanno protestato per questa decisione del presidente Enrico Preziosi che ha accettato le critiche dei tifosi in due interviste al Corriere Mercantile e a Repubblica-Il Lavoro. Proviamo a questo […]


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Miei cari amici e amiche rossoblù da Boccadasse al Mato Grosso siamo vicinissimi allo conclusione dello scambio tra Genoa e Milan El Shaarawy-Merkel. Molti di voi hanno protestato per questa decisione del presidente Enrico Preziosi che ha accettato le critiche dei tifosi in due interviste al Corriere Mercantile e a Repubblica-Il Lavoro. Proviamo a questo punto a eliminare tutte le componenti emotive e cerchiamo di ragionare e di vedere i pro e i contro dell’operazione. Innanzitutto Preziosi non ha preso dalla società rossonera un attempato giocatore sul viale del tramonto, ma un promettente ragazzo di 19 anni: ha soltanto un anno in più di Stephan. E’ vero che il Faraone ha talento e, considerata la sua carriera iniziata nelle giovanili genoane, sarebbe potuto diventare una bandiera per i tifosi. Un giocatore di ottimo livello che fa sognare tutti i seguaci del Grifone: una vera prelibatezza! Però Merkel non demerita al suo confronto, anche se forse può avere meno estro e fantasia. Ha però già accumulato esperienza tra gare di Coppa Italia, serie A e in Champions League dove ha disputato sprazzi di gare: cosa che invece manca a El Shaarawy che vanta a livello professionistico soltanto un campionato di serie B col Padova, seppure disputato a buoni livelli. Tornando al “Cancelliere” ciò che ha suscitato perplessità, nonché molte rimostranze tra i tifosi rossoblù, è stata questa sua dichiarazione di venerdì scorso: «Il Genoa è la mia scommessa, il mio sogno è di tornare al Milan più forte di prima». Si può comprendere l’emozione e la giovane età: ma Merkel non può dire di pensare di ritornare già a Milano senza neppure aver messo piede sotto la Lanterna. A meno che non sia compreso già negli accordi: e così potrebbe, chissà, anche rientrare El Shaarawy a Pegli. Lasciando da parte le ipotesi, bisogna ricordare un fatto molto importante. I giocatori che indossano la maglia rossoblù della società più antica d’Italia hanno una missione: giocare sempre e comunque al massimo per la loro squadra. E Merkel ne dovrà capire l’importanza. Speriamo che sia solo uno spiacevole equivoco: comunque consiglio una visita al Museo per comprendere la storia del Genoa (che non è altro che la storia del calcio italiano) e l’importanza di far parte della genoanità.

Vi starete chiedendo perché ho storpiato “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Le mie intenzioni sono ottimistiche: “aspettando godrò” per l’arrivo del nuovo tecnico (Malesani o altri) sperando davvero di godere con una stagione positiva. E si spera che ciò accada anche con il contributo dei nuovi giocatori scelti dal presidente: la piazza lo stramerita.

Marco Liguori

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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