E’ un derby che pesa quello che dovrà affrontare il Genoa. Domenica sono tante le risposte che la squadra rossoblù dovrà dare a se stessa e alla tifoseria. Si comincia con Juric che si gioca la panchina. “E’ maturato” aveva sentenziato il presidente Preziosi quando annunciò l’esonero dello “scarso” Ballardini e il ritorno del mister croato che però è scivolato nel trappolone del calendario difficile e ora è all’ultima spiaggia. Come un anno fa la storia si ripete anche se la Nord si attende un epilogo diverso visto che Juric salto dopo aver perso con la Sampdoria. Una vittoria rimetterebbe le cose a posto per il Grifone che se invece dovesse perdere la stracittadina, vedrebbe la sua classifica ridimensionarsi pericolosamente verso il basso. Un pareggio non cambierebbe le cose ma sarebbe comunque una delusione visto che il Genoa non vince il derby da molto tempo. Juric medita la formazione da mandare in campo mentre Preziosi sa che in mezzo ad una contestazione prima strisciante ed ora esplosa vigorosamente in gradinata, un ko domenica significherebbe perdere ancora consenso. Ma sulla società si potranno affrontare altri temi proprio dopo il derby perché il futuro è tutto da scrivere anche se il presidente non ha parlato più di voler vendere il Genoa. Eppoi i giocatori. Criscito e compagni non hanno subito pressioni malgrado gli ultimi tre inciampi consecutivi. Ma la partita che sta per arrivare in città ha un valore che non ha bisogno di essere spiegato e quindi anche loro sono stavolta senza rete. Piatek alla ricerca del gol perduto, Romulo del salto di qualità, Kouamè di conferme, i temi non mancano e davvero stavolta guai a sbagliare e non solo per Juric.
ps: GRAZIE PER GLI ATTESTATI DI STIMA RICEVUTI DURANTE LA MIA LUNGA ASSENZA
Giovanni Porcella – tratto da Grifhouse Primocanale
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