Correva l’anno 2006: rinasce il Genoa Cricket

Storia della rifondazione dopo 114 anni del glorioso sodalizio "benedetto" da Genoa cfc e Fondazione


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Ci avviciniamo a grandi passi verso l’inizio della quarta stagione agonistica del “Genoa Cricket 1893”, che partirà il 9 maggio. Ma quando e perchè è nata l’idea di rispolverare, dopo 114 anni, il gioco del Cricket abbinato al nome del Genoa? Qualche tifoso Genoano si è chiesto, in maniera più convinta e meno retorica (siamo nell’autunno del 2006) cosa mai fosse, in concreto, quello sport che fin dall’inizio, il 7 settembre 1893, fu parte integrante e primaria del nome della società sportiva “Genoa Cricket and Athletic Club”.

Decisivo – e galeotto, in un certo senso – fu fare la conoscenza di Mark Ebury, di madrelingua inglese, che insegnava in una scuola media genovese, anche parlando di cricket e tentando di insegnarlo ai suoi allievi.

I Padri fondatori inglesi mai avrebbero immaginato che, dopo oltre un secolo, sarebbe arrivato internet: per via telematica fu indetta una riunione -in una pizzeria del centro- alla quale partecipammo in una quindicina di persone, tra le quali il succitato professor Ebury che aderì, manco a dirlo felicissimo, all’iniziativa. Di cricket, nessuno degli altri sapeva assolutamente nulla, forse nemmeno per sentito dire. Sempre grazie al computer si contattò la Federazione Cricket Italiana. In men che non si dica incontrammo il segretario federale Luca Bruno, il quale ci diede le prime “dritte” per poterci muovere, solleticato certamente dalla opportunità di annoverare tra le società affiliate quella che, per prima, ufficialmente, portò questo gioco nel nostro Paese. Come viene riportato sul sito della Federazione medesima (www.crickitalia.org).

Fu coinvolta la Fondazione Genoa 1893 che, entusiasticamente, condivise l’idea di far rinascere il Genoa Cricket. Il Genoa CFC, inizialmente, si tenne in disparte, per intervenire fattivamente la stagione scorsa e, auspicabilmente, in quelle a venire, quando le cose diverranno ancora più serie.

«Come una freccia dall’arco scocca, vola veloce di bocca in bocca…», scrisse in una delle sue più celebrate pagine di poesia in musica il grande e Genoanissimo Fabrizio De Andrè: in poco tempo tra gli immigrati cingalesi, indiani, pakistani e bangladesi, pazzi per cricket, la voce si sparse e riuscirono a mettersi in contatto con noi -ormai è l’aprile del 2007- 40, forse 50, aspiranti giocatori. Ci fu una selezione curata dall’inglese che avevamo promosso, de facto, “coach” del nascituro Genoa Cricket 1893 e da un secondo figlio d’Albione (direbbe il poeta), James Reynolds, anch’egli insegnante nella nostra città da oltre vent’anni, comparso dal nulla al solo sentire l’odore, non ancora il profumo, di cricket.

In maggio, al vecchio stadio della “nafta”, il Carlini, presentazione ufficiale della società e della squadra (un po’ raffazzonata, ma piena di entusiasmo e buona volontà), con la partecipazione del Console Indiano a Milano, dottor Tappar, dell’ AD del Genoa CFC dottor Zarbano, dell’ex capitano rossoblu Claudio Onofri e dell’allora assessore allo sport, ora presidente della giunta comunale, Giorgio Guerello e del presidente federale Simone Gambino, oltre, ovviamente, che del reggente della Fondazione, professor Andrea D’Angelo. Molti curiosi sugli spalti. Una splendida festa.

Da quel giorno si iniziò a lavorare per partecipare al nostro primo campionato ufficiale, in serie C: si sarebbe disputato nei pressi di Bologna, a Medicina, verso la fine di luglio, costringendo le 12 squadre partecipanti ad un vero e proprio tour de force, tanto è vero che in un week giocammo cinque partite.

Il piazzamento non fu splendido, ottavi, ma, in compenso, il Genoa fu l’unica squadra a non perdere (fu un clamoroso 117 a 117, il pareggio è evento rarissimo) contro il Castle Cricket Club di Fabriano, vincitore del campionato.

Durante il torneo, tanto per far capire quale sia il loro amore per il cricket, 3 o 4 ragazzi dello Sri Lanka, invitati al matrimonio di un parente, che si sarebbe celebrato il sabato sera, si sottoposero ad un massacrante viaggio in auto di quasi 700 km, da Bologna a Genova e ritorno – per giocare anche la domenica mattina – dopo aver disputato già tre gare il sabato. Cose praticamente impensabili in qualsiasi altro sport.

Alla C partecipammo come “Fondazione Genoa 1893”. Sottili arti diplomatiche, comunque, stavano portandoci verso la realizzazione del nostro sogno, chiamarci “Genoa Cricket 1893”. Ciò avvenne, con la firma sull’atto costitutivo di una ventina di soci fondatori, il 7 settembre 2007, esattamente 114 anni dopo l’inizio della storia del Genoa. Nel 2008, potrei dire per meriti storici, fummo ammessi alla serie B: torneo regolare con partite di andata e ritorno. In tutto una decina di incontri, compresa la Coppa Italia, cui le squadre di A e B sono obbligate a partecipare.

Ma questa è un’altra storia e ne parlerò nella prossima, ultima puntata.

Claudio De Martini

Vicepresidente Genoa Cricket

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL’ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: WWW.PIANETAGENOA1893.NET

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