Coppa Italia: l’Inter espugna il San Paolo ed elimina il Napoli. Polemiche Mancini-Sarri nel dopo gara

Il Napoli perde per la prima volta in questa stagione al San Paolo e viene eliminato dall’Inter in Coppa Italia. Risultato finale 0-2 con gol in contropiede: 74′ Jovetic  e Ljajic nel recupero. Azzurri vicini al gol nel primo tempo con conclusioni di Callejon e Gabbiadini. Nella ripresa entra Higuain: ma il secondo giallo (molto fiscale da […]


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Il Napoli perde per la prima volta in questa stagione al San Paolo e viene eliminato dall’Inter in Coppa Italia. Risultato finale 0-2 con gol in contropiede: 74′ Jovetic  e Ljajic nel recupero. Azzurri vicini al gol nel primo tempo con conclusioni di Callejon e Gabbiadini. Nella ripresa entra Higuain: ma il secondo giallo (molto fiscale da parte dell’arbitro) per simulazione di Mertens con conseguente espulsione ha  inciso molto sull’andamento della gara. I nerazzurri affronteranno in semifinale la vincente di Lazio-Juventus.

Il dopopartita è stato infuocato. Attraverso Rai Sport (ripreso da Tmw), Roberto Mancini ha parlato dopo la vittoria dell’Inter contro il Napoli: “Il battibecco finale con la panchina del Napoli? Bisogna chiedere a Sarri, che è razzista. Uomini come lui non possono stare nel mondo del calcio. Ha usato parole razziste, mi sono alzato per chiedere dei cinque minuti di recupero. Ha gridato ‘frocio, finocchio’. Sono orgoglioso di esserlo se lui è un uomo, persone così non dovrebbero stare nel calcio. Ha sessanta anni, il quarto uomo ha sentito e non ha detto nulla. Siamo stato allontanati entrambi. Questo episodio cancella tutto il resto della gara, ma è una vergogna. Negli spogliatoi l’ho cercato, mi ha chiesto scusa. Ma deve vergognarsi, non parlo della partita. In Inghilterra non l’avrebbero messo nemmeno su un campo di allenamento. Sono nervoso”, ha spiegato il mister nerazzurro lasciando i microfoni Rai.

Maurizio Sarri, allenatore azzurro, ha parlato a Rai Sport (ripreso da Tuttonapoli.net) riguardo quanto successo: “Mi ero innervosito per l’espulsione di Mertens, non ce l’avevo assolutamente con Mancini. Ho visto che si lamentava per i minuti di recupero e mi è scappata una parola, ma sono cose da campo e dovrebbero terminare lì. Sarebbe stato meglio se non fosse accaduto nulla, ma per me è stata una litigata da campo. Mi è sfuggito un insulto, gli ho chiesto scusa e lui era contrariato, mi aspetto che anche lui si scusi. Non mi parlate di omofobia o cose del genere, è un’esagerazione. Ero inferocito per l’episodio, non ce l’avevo con Mancini e la mia parola non aveva nessun secondo fine. Non ricordo cosa gli ho detto. Mi sembrava esigua anche l’entità del recupero. Non ricordo cosa gli ho detto. Dico che devono rimanere in campo queste cose perché c’è una tensione diversa di solito, non come nella vita normale. Era qualcosa che doveva finire in pochissimi secondi. Io non l’avrei fatta uscire dal campo, però accetto che un’altra persona la pensi diversamente. E’ stata un’offesa inopportuno, ma non è normale farle uscire dal campo. Io più di chiedergli scusa non so cosa fare, domani glielo ripeterò se mi procuro il numero. In campo ho sentito e visto di peggio, sotto stress può succedere. Non c’è nessun tipo di discriminazione, mi è sfuggito questo termine”.

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