Juric: “Ricci in panchina, Lapadula non al top ma ci sarà”

Il tecnico spiega la posizione di Rigoni: "É una mia scelta tecnica, sono consapevole di penalizzarlo ma preferisco giocare con un trequartista puro"

Ivan Juric (Foto Tullio M. Puglia/Getty Images)

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Settembre, mese in cui cadono le foglie. E si spera anche i primi avversari del Genoa. La vittoria in una gara ufficiale manca dallo scorso maggio, 2-1 al Torino e salvezza acquisita. «L’Udinese è una squadra pericolosa sulle palle inattive, potente in mezzo al campo e con dei giocatori che ci possono mettere in difficoltà. Hanno preferito Maxi Lopez a Thereau per avere più rigidità tattica» spiega mister Juric nella conferenza stampa a Villa Rostan.

Il tecnico del Genoa rivela qualche dettaglio dell’undici titolare: «Partirò con Lapadula, anche se non è al massimo della condizione. Laxalt sarà titolare nonostante sia tornato da poco dall’Uruguay: fa spesso questa sorta di vacanza a casa sua, peccato che non giochi mai. Ricci? Molto probabilmente partirà dalla panchina, ci darà una grande mano durante l’anno». Largo allora a Goran Pandev come finta ala destra e Taarabt a sinistra: «Centurion sta lavorando bene, è volenteroso ma deve fare ancora qualcosa in più per partire da titolare». Il mosaico si completa con «Bertolacci, ha saltato tre allenamenti ma è recuperato per domenica».

Capitolo Izzo, Juric parla chiaro come sempre: «Non è cambiato nulla, resta un giocatore indisponibile per l’Udinese». Stesso discorso per la posizione di Rigoni: «Ho fatto una scelta tattica precisa volendo, cioè, giocare con un trequartista puro. Luca è un grande incursore, l’anno scorso è stato uno dei migliori; sono consapevole di penalizzarlo, umanamente è stato difficile comunicarglielo, ma resta un giocatore del Genoa».

La questione societaria non tange il mister croato il quale parla solo di cose di campo: «Nelle due settimane di lavoro ho visto buone cose. La squadra deve essere più consapevole delle proprie capacità e diventare più tosta durante la partita, compiendo quindi il salto di qualità. Manca un centrocampista? Non è vero: ne volevo uno forte, alla fine con la società ho deciso di non prendere tanto per prendere e lasciare spazio a Omeonga e Cofie».

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