AUDIO, Juric: “Dobbiamo ripartire da quanto di buono fatto con l’Udinese. Felice per la stima di Gattuso”

Il tecnico del Genoa: "Domenica ho avuto risposte positive dalla squadra e nelle prossime ore valuterò chi schierare a San Siro in base ai singoli tempi di recupero"


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“Dobbiamo affrontare il Milan con umiltà e la consapevolezza di poter far male. Mi è piaciuto come abbiamo affrontato l’Udinese e da li dobbiamo ripartire”. Così Ivan Juric in conferenza stampa a Villa Rostan prima della partenza per la duplice trasferta milanese, mercoledì con il Milan e sabato sera contro l’Inter che nel posticipo ha raggiunto il secondo posto in classifica grazie alla netta vittoria sulla Lazio. Il mister ha parlato di eventuali cambiamenti nell’undici di partenza: “Domenica ho avuto risposte positive dalla squadra e nelle prossime ore valuterò chi schierare a San Siro in base ai singoli tempi di recupero. Abbiamo fatto molto bene per cinquantacinque minuti, poi vi è stato un calo. Successivamente, dopo il gol del 2 a 1, siamo rimasti in inferiorità numerica e sono aumentate le difficoltà”.
Su Gattuso: “Sono contento della stima che ha nei miei confronti e delle belle parole che mi ha riservato, siamo amici e credo che con il Milan stia facendo un ottimo lavoro. Gioca un calcio di livello e tatticamente ben strutturato. Higuain e Cutrone sono una coppia devastante, il primo sfrutta la grande tecnica mentre il secondo la scaltrezza in area di rigore”.
Su Piatek: “Impensabile che alcuni credano che un giocatore possa segnare in ogni partita. Contro l’Udinese mi è piaciuto molto e credo abbia lavorato tanto per la squadra, stesso discorso per la gara contro la Juventus”.
Sulla crescita degli esterni: “Quando una squadra gioca a tre è importante avere esterni che sappiano dare equilibrio alla manovra nella doppia fase. Abbiamo preparato soluzioni apposta per renderci pericoloso attraverso gli esterni.
Diversi impegni all’orizzonte, ma Juric è sicuro che la squadra saprà rispondere sul campo: “Non è facile avere tante partite complicate così vicine, ma abbiamo le qualità per potere fare bene. Infermeria? Ancora out Spolli, Favilli e Marchetti”.

Riccardo Cabona

Raffaele Criscuolo

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