Confronto tra difese rimaneggiate, ma i “rincalzi” rossoblù appaiono molto più affidabili

I mister di Atalanta e Genoa sono costretti ad inserire forze fresche in difesa per sopperire alle pesanti assenze di Talamonti e Pellegrino su un fronte, e di Ferrari e Biava sull'altro


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Fare gol a questa Atalanta non è un’impresa facilissima. Nonostante qualche disattenzione di troppo nelle ultime giornate, la difesa bergamasca risulta tuttora la settima meno trafitta del campionato, con trentanove reti al passivo. Ciò che può confortare il Grifone è l’evidente calo di rendimento evidenziato dagli avversari di domani nelle ultime dieci giornate, come confermano le ben quattordici reti incassate.

Mister Del Neri è propenso a schierare la propria linea difensiva a quattro, con Garics (nella foto) e Peluso sulle corsie laterali, e Capelli e Thomas Manfredini al centro. In porta Andrea Consigli, che si sta mettendo in buona luce a seguito dell’infortunio di Fernando Coppola. Indisponibili anche Pellegrino e Talamonti.

Le maggiori chance di sfondare, per i rossoblù, appaiono sulla fascia destra, dove Sculli o, all’occorrenza, Palladino, potrebbero mettere in grandissime difficoltà Peluso che, nelle due presenze finora collezionate ha palesato grandi lacune. La Fiorentina ringrazia, considerando che l’ex giocatore dell’Albinoleffe causò il rigore del provvisorio 1-1 e rimediò anche il cartellino rosso, spianando così la strada per il colpo esterno dei viola a Bergamo.

Il Genoa, invece, dovrà fare a meno di due giocatori cardine come Matteo Ferrari e Giuseppe Biava. Probabile l’inserimento di Sokratis e l’arretramento di Mimmo Criscito. I rossoblù, terza miglior difesa del campionato, subiscono reti da quattro giornate consecutive. L’ultima sfida con la porta di Rubinho inviolata risale alla trasferta di Reggio Calabria, terminata con l’affermazione dei ragazzi di Gasperini per 1-0.

Claudio Baffico

 

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